Esplode una casa a Sorico, muore invalido

La vittima, Remo Raviscioni, era un ex frontaliere in Svizzera. Il vicesindaco: "Una vicina si è salvata per miracolo"

Il luogo della tragedia

Il luogo della tragedia

Sorico (Como), 21 aprile 2022 -  Tragedia nella prima serata di ieri in alto lago di Como. Un ex frontaliere ha perso la vita nella sua casa in via Spadole ad Albonico, a circa 400 metri di quota, un balcone affacciato sul Lario, in territorio di Sorico.Un’esplosione, forse, all’origine della sciagura avvenuta dopo le 18. La vittima è Remo Raviscioni, 66 anni. Abitava solo, in una casetta di sasso e legno ai margini del bosco, da quando alcuni anni fa è venuta a mancare la mamma con cui conviveva.

"Una giovane vicina di casa, Patrizia, a un certo punto ha visto uscire del fumo dall’abitazione del pensionato e invalido - spiega Ivan Rossotti, 39 anni, vice sindaco di Sorico accorso sul posto una volta avuta la terribile notizia -. E’ andata lì, ha bussato, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Ha fatto giusto in tempo ad allontanarsi che c’è stata, all’improvviso, una forte esplosione. Per fortuna lei non ha subito ferite, non è stata raggiunta dalle schegge della piccola costruzione in sasso su due piani".

La donna, ripresasi in fretta dal grosso spavento, ha subito lanciato l’allarme al 112. Sul luogo del forte boato i primi ad accorrere sono stati i Vigili del fuoco del distaccamento di Morbegno, presto seguiti dai colleghi di Dongo e dalle ambulanze di Areu. "Ora è da stabilire - spiega Rossotti - se è stato un rogo all’interno dell’abitazione a provocare l’esplosione della bombola del gas in cucina, forse mentre preparava la cena, che ha poi determinato il crollo della costruzione. I detriti hanno seppellito all’interno Remo Raviscioni che, in passato, ha lavorato nei cantieri edili in Svizzera".

Sul posto, per le prime indagini, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Menaggio con i colleghi della caserma di Gravedona. L’incendio è stato domato in tempi rapidi, poi i pompieri, sino a sera, sono stati impegnati a recuperare, dalle macerie, il corpo dello sfortunato 66enne. L’area, teatro del crollo, è stata poi sottoposta a sequestro su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, in attesa che vengano completati nelle prossime ore tutti gli accertamenti necessari per fare piena luce sull’incidente.