Donne velate e l’arte del riciclo. In mostra 63 anni di opere e sfregi

La galleria "Marco Fraccaro" del collegio Cairoli ospita una mostra antologica dedicata ai 63 anni di carriera artistica di Xante Battaglia. L'esposizione, intitolata "Dal pre arcaico al post consumismo", presenta cento opere, tra cui gli "Sfregi ai miti" degli anni Sessanta. Il curatore della mostra, Giosuè Allegrini, definisce Battaglia uno dei più importanti artisti internazionali viventi.

Donne velate e l’arte del riciclo. In mostra 63 anni di opere e sfregi

Donne velate e l’arte del riciclo. In mostra 63 anni di opere e sfregi

Sessantatre anni di carriera artistica di Xante Battaglia da ieri sono esposti alla galleria “Marco Fraccaro“ del collegio Cairoli. “Dal pre arcaico al post consumismo“ si intitola la mostra antologica che parte dai primi lavori legati a Gioia Tauro dove è nato 81 anni fa, fino alla nuova vita che riesce a regalare a cartoni della pizza e a contenitori delle uova trasformandoli in opere d’arte. "Xante Battaglia è uno dei più importanti artisti internazionali viventi – ha detto il curatore della mostra e suo biografo ufficiale Giosuè Allegrini –, le sue “velate“, le donne della sua terra con il velo e sempre vestite di nero si rifanno alla Mater arcaica". Cento le opere in mostra per la prima volta a Pavia, ma famose in tutto il mondo come gli “Sfregi ai miti“ realizzati negli anni Sessanta.

"La carriera di Battaglia viene raccontata per cicli – ha aggiunto Allegrini – come quello delle opere binarie in un cui da un’opera estrapola un particolare e su una tela bianca lo ripropone senza l’immagine. Ad esempio, per raccontare George Bush al G8 lo ha raffigurato con un cappello da cowboy, nella tela attigua ha dipinto solo il cappello". Attento alla realtà, nel momento dell’ascesa di Bettino Craxi, Battaglia che ora vive a Pavia ha scritto "L’uomo senza qualità" con cui si è attirato qualche antipatia. Manuela Marziani