ROBERTO CANALI
Cronaca

Difende la madre a coltellate. Sedicenne ferisce il padre. I vicini: genitore attaccabrighe

Chiavenna, liti quotidiane nella famiglia straniera. L’adolescente denunciato per lesioni gravissime

Difende la madre a coltellate. Sedicenne ferisce il padre. I vicini: genitore attaccabrighe

Difende la madre a coltellate. Sedicenne ferisce il padre. I vicini: genitore attaccabrighe

CHIAVENNA (Sondrio)

Saranno le motivazioni più che la dinamica a fare la differenza dal punto di vista penale rispetto all’aggressione che si è consumata sabato pomeriggio a Chiavenna, protagonista un sedicenne marocchino che ha colpito con due fendenti il padre. Un dramma consumato nel tinello di casa, nell’appartamento all’ultimo piano dove l’uomo vive con la moglie e i cinque figli minorenni. Il sedicenne è il più grande e proprio lui sabato ha impugnato il coltello per difendere la madre dalla furia del padre, andando a segno prima con un fendente e poi con un colpo più profondo alla schiena. che gli ha perforato il polmone.

L’uomo si è accasciato e così l’hanno trovato i soccorritori, accanto al figlio, alla madre e agli altri fratellini sotto shock. Portato all’ospedale di Lecco, l’uomo non è in pericolo di vita e potrebbe tornare a casa già nei prossimi giorni, ma rimane da capire dove. Fondamentale sarà l’esito delle indagini dei carabinieri di Chiavenna, coordinati dalla Procura di Sondrio, che ieri hanno sentito i vicini e raccolto elementi utili a ricostruire esattamente ciò che è accaduto sabato pomeriggio. Già in passato, a quanto sembra, non sono mancati gli episodi violenti.

I vicini di casa hanno spiegato che le liti erano quasi all’ordine del giorno e anche per questo il nordafricano, residente da quattro anni nel condominio con la famiglia, si era meritato la fama di attaccabrighe ed era evitato da tutti. Da qui a parlare di maltrattamenti in famiglia, però, ce ne corre. Sabato, fino a tarda notte, i carabinieri hanno raccolto le dichiarazioni della madre e del figlio più grande, per ora denunciato in stato di libertà per lesioni gravissime. Sul suo futuro dovrà pronunciarsi la Procura dei minorenni di Milano, che potrebbe decidere di trasferirlo in una struttura protetta.

Le indagini della Procura sono fondamentali anche per stabilire come garantire la tutela degli altri fratellini, il più piccolo dei quali ha appena due anni, e della madre. Per ora i bambini sono stati affidati alle cure di una vicina di casa, ma si tratta di una soluzione provvisoria: a breve occorrerà decidere se sussistano le condizioni di sicurezza per un loro ritorno a casa insieme alla mamma oppure se sia necessario l’intervento dei Servizi sociali.