Dall’Iran alle montagne del mondo "Arrampicare è emancipazione"

Ospite in Valtellina. La scalatrice racconta. la sua voglia di libertà. all’evento organizzato dal Cai

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Nasim Eshqi è una donna oltre che una atleta straordinaria, considerata la più forte climber dell’Iran dove l’arrampicata è quasi esclusivamente un affare per uomini, come capita in molte altre discipline e cose della vita. "Quando arrivi ai piedi di una parete, nessuno ti chiede il passaporto. Davanti alla montagna siamo tutti uguali", ama dire Nasim che ha trasformato la sua passione in emancipazione e voglia di libertà per lei che ha già all’attivo oltre un’ottantina di vie aperte sui monti dell’Iran, come in Armenia, Georgia, Turchia e anche in Italia in Val di Sole, ma anche per tante ragazze e bambine che si sono avvicinate al mondo dell’arrampicata seguendo il suo esempio. Proprio Nasim insieme al connazionale Sina Heidari, anche lui forte alpinista, sarà l’ospite d’onore di una cena organizzata questa sera alle 20 al centro Rugby Sondrio, in piazzale Fojanini, organizzata dal Cai. "Siccome risiederanno a lungo in città per cercare di trovare un po’ di libertà vogliamo dare loro il benvenuto con una cena – spiegano gli organizzatori – per festeggiarli e farli sentire fin da subito a loro agio a Sondrio". Per Nasim si tratta di un ritorno in Valtellina dove è stata ospite diverse volte negli ultimi anni anche per partecipare al Sondrio Film Festival con un film-documentario, "Climbing Iran", girato da Francesca Borghetti e ispirato alla sua storia.