Dai giardini della Villa a San Rocco. Così gli architetti ridisegnano la città

In mostra i 36 elaborati che hanno partecipato al Concorso di progettazione. Il vincitore è lo studio GGA per la distribuzione degli spazi pubblici. .

Dai giardini della Villa  a San Rocco. Così gli architetti ridisegnano la città
Dai giardini della Villa a San Rocco. Così gli architetti ridisegnano la città

A poche settimane dall’ufficializzazione dei risultati del Concorso di progettazione per la riqualificazione dei giardini di Villa Quadrio, del parcheggio della scuola primaria Paini, del collegamento pedonale e ciclabile con la chiesa di San Rocco e gli spazi antistanti, ieri ha aperto la mostra dei 36 progetti presentati, organizzata dal Comune con l’Ordine degli architetti provinciale e il Consiglio nazionale degli architetti. Si potrà visitare fino al 14 novembre, da lunedì a sabato, dalle 9 alle 18, nella Sala mostre al piano terra di Palazzo Pretorio, in piazza Campello.

L’inaugurazione ufficiale, alla presenza del sindaco Marco Scaramellini e dell’assessore all’Urbanistica Carlo Mazza, di rappresentanti della Commissione che ha valutato i progetti e dell’Ordine degli architetti provinciale, si terrà oggi alle 17.

I 36 elaborati presentati da studi di professionisti di tutta Italia saranno illustrati attraverso tavole e immagini realizzate al computer per riassumere idee e soluzioni individuate per la riqualificazione di una zona in cui sono presenti servizi pubblici importanti quali scuola, biblioteca, chiesa e casa di riposo.

Il progetto vincitore è risultato quello a firma dello studio GGA di Rimini, degli architetti Alice Gardini, Nicola Gibertini e Edoardo Quattrucci con l’ingegner Arturo Montanelli. A farlo prevalere, secondo la commissione, sono stati gli aspetti legati alla distribuzione e alla proporzionalità degli spazi pubblici e l’utilizzo del cemento architettonico anche in funzione decorativa a garantire la fruibilità e la riconoscibilità dell’intervento. È stato apprezzato il disegno del sagrato della chiesa di San Rocco per la sua capacità di valorizzare lo spazio aperto in sintonia con le architetture circostanti.

Fulvio D’Eri