REDAZIONE SONDRIO

Cranio mummificato trovato sul ghiacciaio Bernina: missione per recuperare i resti umani

Macabro ritrovamento compiuto da un escursionista che ha rinvenuto i resti umani grazie al fiuto del suo cane. Accanto alle ossa brandelli di stracci e un portamonete di denaro svizzero datato ormai di un secolo S.Z.

Un alpinista durante un'escursione

Lanzada, 6 ottobre 2014 - Potrebbero risalire agli anni ’30 i resti umani trovati nel ghiacciaio del Bernina, nei pressi della Capanna Marinelli a Lanzada, da un escursionista. I militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e i vigili fuoco hanno tentato di raggiungere la zona segnalata da un escursionista per poter recuperare le ossa umane, ma le condizioni meteorologiche non hanno permesso all’elicottero di avvicinarsi abbastanza. Forse già oggi, quindi, verrà probabilmente organizzato un nuovo intervento, ma dipende appunto dalle condizioni meteorologiche. «Stavo facendo un’escursione sul ghiacciaio con il mio cane – racconta Roberto Ciapponi, l’uomo che ha trovato i resti -. Il cane a un certo punto ha iniziato a comportarsi in modo strano, annusava e cercava di segnalare qualcosa. L’ho seguito e ho trovato i resti, in particolare un cranio parzialmente mummificato. Attorno affiorano dal ghiaccio alcuni oggetti: pezzi di quella che sembra una cintura in cuoio, lacci e stringhe, brandelli di una coperta. Ho trovato anche un portamonete e l’ho aperto: all’interno ci sono una quindicina di monete, tutti franchi svizzeri, datati dal 1910 al 1921».