Una fine anno senza pace per la società pubblica Secam, azienda attiva nei servizi di igiene urbana, nel servizio idrico integrato e nella produzione di energia elettrica rinnovabile.
Sotto inchiesta della Procura di Sondrio per un devastante rogo che divampò al Polo di smaltimento di Cedrasco, un incendio non doloso ma che probabilmente fu innescato da alcune batterie gettate dove non avrebbero dovuto esserci, tra l’altro all’interno di quantitativi conferiti di rifiuti esagerati rispetto alle autorizzazioni e quindi non idonei a quell’area, poi al centro di un’altra indagine sempre della magistratura valtellinese, stavolta per verificare la correttezza o meno dei conti, che potrebbero essere all’origine di un dissesto sempre respinto dal presidente, l’avvocato sondriese Raffaele Pini, apprendiamo ora che Secam Spa è finita pure nel mirino della Procura della Corte dei Conti di Milano per valutare un’eventuale danno erariale.
Diversi i Comuni di Valtellina e Valchiavenna che, in questi ultimi giorni, stanno ricevendo visite ispettive ordinate dai magistrati contabili proprio per accertare l’esistenza o meno di questa eventualità.
Costituita nel 1995, Secam è oggi una società per azioni a capitale interamente pubblico, detenuto dai 77 Comuni di Valtellina e Valchiavenna, dalle 5 Comunità Montane e dall’Amministrazione provinciale.
Michele Pusterla