
L'ospedale Morelli di Sondalo
L’ex primario dell’ospedale Morelli di Sondalo, Alberto Luca Messina, è stato condannato per corruzione e turbativa d’asta a un anno e tre mesi di reclusione. Il medico, di 65 anni, avrebbe favorito l’acquisto di forniture ortopediche della società Spinevision Italia Srl ottenendo in cambio tangenti, regali, viaggi e polizze. Messina è stato, dal 2016 al 2018, alla guida del reparto di neurochirurgia.
La vicenda risale a diversi anni fa, ma è venuta alla luce nel 2021 quando la Guardia di finanza ha eseguito due decreti di sequestro preventivo, uno nei confronti di Messina e l'altro del manager della società Spinevision Italia Srl. Le indagini avevano preso le mosse da un esposto presentato, nel mese di febbraio del 2018, dall'Azienda socio sanitaria territoriale Valtellina Alto Lario su presunte frodi nelle forniture di impianti ortopedici di stabilizzazione vertebrale prodotti dalla ditta.
Secondo il capo di imputazione, l'ex primario, già dal suo insediamento, aveva allacciato rapporti con il rappresentante della società, da cui avrebbe ricevuto tangenti per oltre 30mila euro, a cui si aggiungono quasi 15mila euro in benefit, come soggiorni in albergo, cene al ristorante, biglietti aerei e pure polizze assicurative. Tutto per favorire la Srl nell'aggiudicarsi importanti contratti con l'Asst.
Per il reato di turbativa d'asta il collegio giudicante ha ritenuto di non dover procedere per intervenuta prescrizione. Concessa all'imputato la sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento all'Asst, costituitasi parte civile e assistita dall'avvocato Marina Cotelli, della somma di circa 31mila euro (pari a quanto ricevuto), e la non menzione della condanna nel casellario giudiziale. Verrà decisa in separata sede la somma a titolo di risarcimento in favore dell'Azienda sanitaria, con una provvisionale di 112mila euro. Decisa, infine, la confisca di circa 143mila euro, somma sequestrata nel 2021 dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Sondrio.