Valdidentro, sta meglio lo studente dell'istituto agrario positivo al Coronavirus

Ricoverato in osservazione a Lecco dopo la conferma della positività, ma non ha più la febbre

L'ospedale Manzoni di Lecco

L'ospedale Manzoni di Lecco

Valdidentro (Sondrio), 24 febbraio 2020 - È stata confermata la positività al Coronavirus per il 17enne di Valdidentro, studente all’istituto agrario di Codogno. "Abbiamo saputo della positività di nostro figlio solamente nella tarda mattinata di domenica, leggendo la notizia diffusa dai media - affermano mamma e papà del ragazzo - Preoccupati per la salute di nostro figlio, abbiamo contattato l’avvocato Ezio Trabucchi, chiedendo di svolgere tutte le verifiche necessarie. Dopo pochi minuti, il legale ci ha comunicato di aver sentito personalmente la dottoressa Lorella Cecconami, direttore generale dell’Ats della Montagna, la quale confermava la positività del nostro ragazzo". I genitori vogliono anche chiarire le notizie diffuse nelle ultime ore.

«Nostro figlio , classe 2002, frequenta la scuola agraria di Codogno e da Codogno è giunto a casa in Valdidentro alle 17 di venerdì. Alle 21.30, senza sintomi in particolare ma sentendo cosa dicevano in tv, ha misurato la febbre: 38,3. Abbiamo chiamato il 112 come da indicazioni e dopo 20 minuti è stato detto al ragazzo di non preoccuparsi e tenere la febbre misurata. Alle 23.30 del venerdì siamo stati contattati ancora dal 112, ci hanno detto che era il caso di andare a Lecco la mattina seguente per fare il tampone. Alle 8 di sabato ci hanno invece comunicato che verso le 11.30 gli operatori sanitari sarebbero passati a casa a fare il tampone a nostro figlio nonché a fare gli esami del sangue al ragazzo e a noi genitori. Così è successo". Poi nessun contatto, fino a ieri mattina, quando è stata comunicata loro la positività del test e l’intenzione di trasportare all’ospedale di Lecco il ragazzo dove si trova tuttora, per tenerlo sotto osservazione medica e in isolamento. Il giovane, al momento, è sfebbrato e non presenta sintomi particolari. Sono stati effettuati gli esami di controllo anche a sette compagni di scuola che vivono in Alta Valtellina: i risultati non sono ancora stati resi noti.