
Sondrio, panchina solidale di piazza campello
Sondrio, 20 aprile 2020 - È davvero contagiosa la solidarietà, molto più del virus. Lo dimostra il moltiplicarsi di iniziative collegate da un unico fil rouge: chi può metta, chi non può prenda. A fare da traino due fratellini di via Scamozzi a Sondrio che, su una panchina sotto casa, da settimane tristemente vuota, hanno appoggiato un cartone con generi alimentari a disposizione di chi ne avesse bisogno. Con il loro gesto hanno riempito di gentilezza la solitudine. A distanza di qualche giorno hanno seguito l'esempio via Chiavenna e piazza Campello. Altre due sedute trasformate in punti raccolta e distribuzione di viveri: pasta, scatolame, dolci, latte e, è proprio il caso di dirlo, "chi più ne ha più ne metta". Sulla falsa riga anche lo scaffale in legno davanti al panificio di piazza Garibaldi con incisa la scritta: "Mi hanno insegnato che se io ho una pagnotta e tu nulla, tutti e due abbiamo mezza pagnotta"
. E i sacchetti di carta non si sono fatti attendere. Del resto il bisogno c'è ed è evidente nei numeri: circa 250 le richieste di buoni spesa arrivate al comune di Sondrio nella prima metà di aprile dalle famiglie difficoltà. Per far fronte alla necessità il Municipio sfrutta la liquidità messa a disposizione dallo Stato: 114 mila euro da dividere in buoni che variano in base al numero di componenti del nucleo famigliare destinatario. A gestire le politiche sociali è l'Ufficio di piano che si occupa non solo della città, ma di tutto il mandamento: nei comuni del circondario sono state presentate oltre 500 domande, per almeno 1500 beneficiari. Tra panchine solidali, mascherine home made da donare, buoni spesa, pacchi viveri, Emporion, con la nuova "spesa sospesa", volontariato per il sostegno scolastico ai ragazzi in difficoltà, reperimento dispositivi tecnologici, pasti caldi e medicinali a domicilio, carrelli solidali, la generosità cittadina ha assunto mille volti, tutti decisamente espressivi.