FULVIO D’ERI
Cronaca

Coronavirus, il Trofeo Vanoni tiene ma “indossa“ la mascherina

Confermata la 63esima edizione della corsa in montagna a staffetta con partenza e arrivo a Morbegno. Però niente spogliatoi né ristoro

di Fulvio D’Eri

Sarà un Trofeo Vanoni di alto livello ma “in mascherina“, come prevedono le norme anti covid. Grazie al grande impegno del Csi Morbegno, che da sempre organizza questo vero e proprio evento unico nel suo genere, la gara internazionale di corsa in montagna a staffetta giunta alla sua 63ª edizione, si svolgerà regolarmente domenica 25 ottobre sull’ormai classico tracciato con partenza e arrivo a Morbegno. Mercoledì sera a dieci giorni dal via, come da tradizione, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Trofeo Vanoni presso la Sala Consiliare del Comune di Morbegno.

Il presidente del CSI Morbegno ha elencato le principali novità dell’edizione di quest’anno, in piena epoca covid 19. "Quest’anno niente sfilata e cerimonia ristretta per la deposizione della Corona d’alloro al Monumento dei caduti - spiega Giovanni Ruffoni - e a seguire la Messa nella Chiesa di San Giovanni Battista. La partenza del 43° Minivanoni sarùanticipata alle 8.30 e quella del 37° Vanoni femminile, che quest’anno sarà a staffetta perché campionato italiano, alle 10.30".

L’ultimo DPCM non ha modificato i dispositivi Covid già concordati con la Federazione Italiana di atletica leggera. "Con il delegato tecnico Simone Fuso abbiamo concordato tutto quello che va messo in pratica per mettere in sicurezza atleti, pubblico e organizzatori – spiega il vicepresidente del Csi Morbegno Marco Leoni –. Ci sarà una partenza in griglia distanziata con mascherina per i primi 500 metri da tenere comunque con sé lungo tutto il percorso e da indossare qualora non sia garantita la distanza interpersonale". E tante altre limitazioni, più o meno clamorose: niente cambio tra i staffettisti col tocco di mano e niente spogliatoi né ristoro. La responsabile relazioni esterne del GS CSI Morbegno Annalisa Perlini ha snocciolato i nomi degli atleti favoriti, gara internazionale ma anche valida per il campionato italiano di corsa in montagna a staffetta per le categorie assolute e master. In campo femminile, favorite sono sicuramente l’Atletica Alta Valtellina con Elisa Sortini che ha l’imbarazzo della scelta per la compagna, La Recastello Radici Group con Alice Gaggi e Samantha Galassi, l’Atletica Valle Varaita delle sorelle Ghelfi e l’Atletica Saluzzo capitanata da Alessia Scaini.

Outsider di lusso le francesi Jade Rodriguez (nazionale juniores) ed Elise Poncet (vice campionessa del mondo 2019 e terza lo scorso anno al Vanoni). A livello maschile si ripropone sicuramente la sfida dell’anno scorso tra le bergamasche Atletica Valle Brembana e Atletica Valli Bergamasche che vantano i migliori atleti azzurri. Attenzione però alla Francia di Julien Rancon, Alexandre Fine e Sylvain Cachard.

Il Gs Csi Morbegno ha poi voluto rendere merito agli atleti che hanno partecipato un numero elevato di volte al Vanoni: Marino Tagliaferri (Pol. Pagnona) che è entrato nel ristretto club di chi ha corso 40 volte il Vanoni (come lui sono Giuliano Corti e Aurelio Mazzoni), poi chi l’ha corso 25 volte come Armando Fiorese (GS CSI Morbegno), Fabrizio Triulzi (GP Valchiavenna), Graziano Zugnoni (GP Santi) e Fausto Lizzoli (CA Lizzoli). Tra le donne riflettori puntati su Gabriella Artusi (Pol. Pagnona) che ha completato 15 volte il Vanoni femminile.