
Al Collegio Gallio di Como agli studenti non si insegnano solo la matematica, l’italiano e le lingue straniere, ma anche a salvare la vita degli altri attraverso l’utilizzo del defibrillatore e le tecniche di primo soccorso. "Sapere come intervenire prontamente in situazioni di emergenza, in caso di malori improvvisi o infortuni, e nell’attesa dell’arrivo dei soccorritori professionisti, può contribuire a salvare delle vite umane – spiega il direttore generale del Gallio, Fabio Monti – Per questo abbiamo avviato un progetto in collaboazione con la Croce rossa italiana nell’ambito di un percorso formativo di cittadinanza attiva per gli studenti. Queste nozioni permetteranno ai ragazzi di affrontare anche situazioni critiche all’interno e all’esterno della scuola". Così il Pontificio Collegio Gallio di Como, la più antica scuola d’Europa, fondata a Como da Tolomeo Gallio nel 1583 e gestita ininterrottamente dalla sua fondazione dall’Ordine Chierici Regolari di Somasca ha aperto le sue porte ai corsi di primo soccorso dedicati ai ragazzi delle scuole superiori.
Partner della scuola per l’iniziativa è la Croce rossa italiana, attraverso i volontari del comitato di Como. Dopo la presentazione effettuata nell’istituto nei giorni scorsi, sono già 35 i liceali che hanno aderito al corso e i numeri potrebbero crescere ulteriormente entro la fine del mese. Si tratta di 12 ore di lezioni in presenza tra teoria e pratica. Gli appuntamenti saranno un giorno a settimana, il pomeriggio, con inizio dopo le vacanze natalizie. Al termine dell’ultima sessione pratica è previsto il rilascio dell’attestato di "Addetto di primo soccorso". Per chi lo vorrà, ci sarà anche la possibilità di effettuare uno step successivo, con l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore. Con le corrette manovre di primo soccorso alle funzioni vitali o Bls (Basic life support) e con la defibrillazione Bls-d è stato stimato che le possibilità di sopravvivenza di una vittima di arresto cardiaco aumentano di tre volte.
Roberto Canali