
Il taglio dei nuovi spazi all’interno dell’ospedale
Chiavenna, 2 luglio 2016 - Giornata importante ieri all’ospedale di Chiavenna. Con la presenza delle maggiori autorità civili, ospedaliere e la benedizione del cappellano don Rodolfo Sterlocchi, si è ufficialmente inaugurato il nuovo reparto day hospital di Oncologia. «È un passo importante verso il potenziamento dell’attività oncologica del presidio ma anche dell’intera azienda socio sanitaria territoriale - ha spiegato la dottoressa Giuseppina Panizzolo, direttore generale Asst - importante perchè dopo 24 anni di mobilità di questo reparto abbiamo finalmente dei nuovi spazi per il day hospital che garantiscono maggior confort ai pazienti e una maggiore privacy».
I pazienti oncologici avranno inoltre la possibilità di essere affiancati da esperti e seri professionisti. «Dal prossimo 15 luglio inizierà la collaborazione in sinergia con il presidio di Menaggio dove è stata inserita una particolare specializzazione in Oncoematologia. Una equipe congiunta con professionisti di Chiavenna e Menaggio che insieme potranno potenziare il numero e la qualità delle prestazioni». «Sono previsti ambulatori che danno la possibilità di eseguire radiografie anche ai più piccoli pazienti - aggiunge la dirigente - e la Pediatria verrà supportata da medici provenienti da Sondrio. La Cardiologia avrà due ambulatori settimanali di visite e cardiografie. Dall’autunno prossimo, poi, l’Ortopedia si arricchirà di sedute operatorie, con metodiche d’avanguardia, in sinergia con Menaggio».
La struttura inaugurata ieri è stata resa possibile anche grazie alla generosità della popolazione di tutta la Valchiavenna e, al taglio del nastro, il sindaco Luca della Bitta ha dimostrato tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto. «È un concreto risultato che testimonia il lavoro intrapreso con l’Azienda sanitaria - afferma -. È importante per noi, ma soprattutto per i numerosi pazienti oncologici che vivono un momento difficile e che qui troveranno un’adeguata e confortevole ospitalità. Ma è anche un segno tangibile di come i chiavannaschi tengono al loro ospedale. Tutti gli arredi sono frutto dell’impegno di tanti cittadini, di chi ha promosso iniziative atte a una raccolta fondi. Un atto umanitario che avviene in pochi luoghi d’Italia. Da noi è così. Ciò dimostra come questo sia l’ospedale dei chiavennaschi e di tutta la Valle. Da parte nostra continueremo sul lavoro avviato fino ad ora perchè è nostra intenzione raggiungere molti altri risultati come questo».