Cercatori di funghi in difficoltà "Non uscite mai da soli"

La stagione si è aperta con una lunga serie di interventi. I consigli dei soccorritori

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Raffica di richieste di aiuto, in questi giorni, sulle montagne bresciane e sull’arco alpino in generale a causa della scomparsa o di infortuni in danno a cercatori di funghi, soprattutto anziani. È delle scorse ore l’allarme lanciato dalla moglie di un ottantenne uscito in mattinata per andare a raccogliere i preziosi frutti del bosco. L’uomo è stato ritrovato vivo, in serata, dopo il dispiego di numerosi addetti del Soccorso Alpino, che hanno coordinato le ricerche a cui hanno partecipato anche volontari della protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Pochi giorni prima è accaduto un episodio analogo sull’altipiano di Asiago con protagonista un 82enne bresciano.

"Le persone che vanno in cerca di funghi non dovrebbero mai muoversi sole – spiega Davide Salvi, caposquadra della Squadra Cinofila di Ospitaletto, che si occupa della ricerca di dispersi sotto le macerie e in superficie – so che a volte i nostri anziani vanno soli per non rivelare dove si trovano le cosiddette “macchie” di funghi, che per loro sono in luoghi segreti. Ma i pericoli ci sono e non vanno trascurati. Andate almeno in due e abbiate fiducia l’uno dell’altro". Non solo: "Meglio sarebbe non recarsi mai in zone senza copertura telefonica – sottolinea Salvi –. E sempre si indossino scarpe adatte e abbigliamento idoneo ad andare in luoghi dove possono esserci rovi o asperità. È anche consigliabile informare qualcuno che è a casa dell’itinerario che si intende seguire e, se si va su montagne lontane dalla propria abitazione meglio sarebbe informarsi delle condizioni meteo e del luogo dalle guide alpine o dagli addetti del soccorso alpino, che in questo settore sono i più esperti e preparati".

Milla Prandelli