Cascate dell'Acquafraggia, cade per un selfie: muore a 42 anni, ferito il fidanzato

Il 36enne ha tentato di salvarla fino all’ultimo afferrandole un braccio. I testimoni: "Volo di almeno sessanta metri. Prima di finire in acqua ha sbattuto contro la roccia"

Per soccorrere i due escursionisti è intervenuto un elicottero

Per soccorrere i due escursionisti è intervenuto un elicottero

Piuro (Sondrio) -  Il desiderio di farsi un selfie, come qualche tempo fa aveva fatto la modella argentina Belen Rodriguez, pagato al prezzo della vita, persa a soli 42 anni, mentre il fidanzato piemontese di 36 anni che ha cercato invano di salvarla afferrandola per un braccio, è stato trascinato a sua volta nel vuoto e poi ricoverato nell’ospedale di Gravedona, procurandosi una frattura alle vertebre.

Si è consumata in una manciata di secondi la tragedia, ieri all’ora di pranzo, alle splendide cascate dell’Acquafraggia, nel territorio di Piuro, in Valtellina. In quel momento tanti turisti, in cerca di un po’ di frescura dall’afa opprimente di una giornata decisamente estiva, hanno assistito, impotenti e in diretta, alla disgrazia e dato con tempestività l’allarme. La vittima, Patrizia Pepè, 42enne residente da quattro anni a Seregno, in provincia di Monza e Brianza, è stata ripescata poco dopo nelle acque del bacino al piede delle cascate dai Vigili del fuoco del comandante provinciale Amedeo Pappalardo; per lei, purtroppo, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Il compagno, invece, Antonino Ciulla, 36enne originario di Venaria Reale (Torino), una volta recuperato dai pompieri di Mese dalle acque gelide delle cascate, in questi giorni particolarmente impetuose per l’attività di disgelo delle abbondanti nevi in quota, è stato trasportato d’urgenza in ospedale con uno degli elicotteri mandati da Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza). Le sue condizioni, definite in un primo momento serie, si sono fortunatamente rivelate meno gravi.

«Prima di finire in acqua , dopo un volo di una sessantina di metri, o forse più, hanno probabilmente urtato contro alcuni speroni rocciosi", hanno riferito alcuni testimoni. Il decesso più che per annegamento sembra imputabile all’impatto con le rocce. A fare chiarezza sarà l’autopsia. La dinamica dei fatti è ancora in corso di ricostruzione da parte dei carabinieri del capitano Daniele Gandon, alla guida della Compagnia di Chiavenna, intervenuti con gli uomini del Soccorso Alpino e i militari del Sagf della Guardia di Finanza. "La donna, secondo i primi accertamenti – spiega il sindaco di Piuro, Omar Iacomella – non è scivolata dal sentiero, ma una volta raggiunta la zona del Belvedere si è tolta le scarpe e da lì è scivolata dentro il torrente, che è delimitato e non accessibile per ragioni di sicurezza. Ci sono cartelli che indicano i divieti di lasciare il sentiero per andare in mezzo alle cascate per farsi foto. Impossibile organizzare controlli, in quanto il parco è molto vasto. Lo scorso giugno una 31enne di Bernareggio si ferì gravemente cadendo in una pozza d’acqua".