Cambia la stazione di arrivo e i pendolari del treno protestano "Intervengano subito i sindaci"

Il treno delle 6 non arriverà più a Milano Centrale ma avrà come capolinea Milano Rogoredo. E le associazioni di categoria protestano e chiedono la sospensione del provvedimento. Secondo l’orario pubblicato da Trenord, infatti, a partire da domani ci sarà questo cambiamento che, come ci dicono Giorgio Dahò, Francesco Ninno e Mary Fogli rappresentanti dei viaggiatori e dei comitati di “tratta“, "comporterà inevitabilmente disagi per i moltissimi viaggiatori e pendolari che lo utilizzano…". I rappresentanti dei viaggiatori provano a spiegare il perché di questa decisione.

"Questo ingiustificato cambio di capolinea del 2895 fa parte di un progetto più ampio di Regione e Rfi, mai però presentato pubblicamente ai rappresentanti dei viaggiatori, ai comitati o alle associazioni dei consumatori nei preposti tavoli di quadrante. Il piano si pone l’obiettivo di spostare tutti e 4 gli utilissimi “direttini“ da Milano Centrale a Rogoredo. Risulta del tutto risibile la motivazione ufficiosa e non supportata da adeguate analisi, secondo la quale lo scopo di questa operazione sarebbe quella di incrementare la capacità della stazione di Milano Centrale, non tenendo per di più in alcun modo conto delle specificità di questa linea…". "Nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale Terzi, la Regione non ha aperto su questo tema alcun tipo di confronto, né con gli utenti, né con gli amministratori locali del territorio interessato. Il provvedimento è stato deliberato con modalità discutibili in quanto privo della benché minima esposizione di ragionate e documentate motivazioni agli enti locali interessati ed ai rappresentanti dei viaggiatori e degli utenti, che devono essere obbligatoriamente coinvolti prima di procedere alle modifiche della programmazione degli orari dei servizi ferroviari (art. 11 della L.R. 62012 e art. 28 del vigente Contratto di Servizio). Abbiamo invitato i presidenti di provincia ed i sindaci dei territori interessati, nonché i consiglieri regionali, a chiedere l’immediata sospensione del provvedimento, sollecitandoli a svolgere ogni azione utile volta ad assicurare il mantenimento di tutti i treni diretti tra Lecco e Milano Centrale". Fulvio D’Eri