Brianza al setaccio. Scattano le manette dopo la raffica di episodi violenti

Il procuratore capo: "Massima attenzione a questi fenomeni"

Brianza al setaccio. Scattano le manette dopo la raffica di episodi violenti

Brianza al setaccio. Scattano le manette dopo la raffica di episodi violenti

Una rapina, un assalto nel giardino di una casa, l’incursione in chiesa la vigilia di Natale brandendo una catena, il tentativo di annegare un agnello nel torrente a Pasqua, danneggiamenti, furti. E poi ancora: una rissa a colpi di machete e perfino una sparatoria. È successo tutto negli ultimi mesi nella zona della Brianza lecchese, tra Olginate, Valgreghentino, Olgiate Molgora e Brivio. Il colonnello Alessio Carparelli, comandante provinciale dei carabinieri, parla di "episodi molto violenti" sebbene non collegati tra loro.

Il procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso, rincara la dose: "Sono crimini perpetrati per motivi banali, anzi per nessun motivo, che provocano nei cittadini una sensazione di insicurezza". I militari dell’Arma della Compagnia di Merate sono però riusciti a identificare e rintracciare i responsabili, che sono stati quasi tutti arrestati, tranne uno che risulta al momento latitante. "È un messaggio della marcata attenzione per fronteggiare questi fenomeni", sottolinea sempre il procuratore capo, che con i suoi magistrati ha coordinato le diverse indagini. A essere accusato per per ora di rapina, furto e danneggiamento, ma presto probabilmente anche di altro, è un italiano di 33 anni, che era diventato il terrore di Olginate, dove abita, e Valgreghentino, dove la vigilia di Natale ha compiuto un’incursione mezzo nudo nella chiesa di Villa S.Carlo armato di una pesante catena, mentre nei giorni prima di Pasqua ha ripetutamente gettato un agnello in un corso d’acqua. A inizio marzo invece ha assaltato una tabaccheria con una spranga di ferro con la quale ha aggredito la titolare per obbligarla a consegnargli un blocchetto di Gratta e vinci. È stato subito riconosciuto, perché ha agito a volto scoperto e perché è un pure un cliente abituale di quella ricevitoria. Ora si trova in carcere a Pescarenico: il gip ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare perché il 33enne è ritenuto pericoloso.

Daniele De Salvo