Bramani ha ancora la fiducia di Dalmine

"Nonostante la pandemia abbiamo garantito il benessere e la sicurezza nella nostra città" .

Bramani ha ancora la fiducia di Dalmine

Bramani ha ancora la fiducia di Dalmine

DALMINE

Francesco Bramani resta alla guida di Dalmine. Ha ottenuto il 52,4%. Bramani era espressione del centrodestra, sostenuto dalla Lega, che si è confermata primo partito, da Forza Italia, Bramani sindaco, Fratelli d’Italia e la lista In Dalmine insieme si può. "Una grandissima gioia e gratitudine verso chi mi ha aiutato sia nei cinque anni precedenti che in questa campagna elettorale. Il tutto è sicuramente frutto di un lavoro di squadra che mi ha portato a questo ottimo risultato – sono le prima parole di Bramani – devo ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto e hanno creduto in questo progetto. La prima cosa che farò? Riqualificare via Manzoni, i parchi e le piazze". Bramani si è riconfermato dopo un testa a testa con il candidato del centrosinistra Renato Mora che si è "fermato" al 47,6. Mora era sostenuto dal Pd, Lista Solidarietà e Progresso e Nostra Dalmine. La differenza tra i due candidati è stata di 522 voti (5.718 contro 5.196). Sorpresa nell’analisi dei partiti più votati: il Pd, infatti, scavalca tutti con il 26,87 ma non è bastato per battere la coalizione di centrodestra, dove la Lega ha raccolto il 23,42 per cento, Fratelli d’Italia il 15,76 per cento, e Forza Italia il 9,19. Una sconfitta amara per i democratici che fino all’ultima se la sono giocata e che ora si avviano a cinque anni di opposizione. In una intervista prima del silenzio elettorale Bramani aveva dichiarato: "Non solo abbiamo lavorato duramente per realizzare gli obiettivi prefissati nel 2019, ma siamo andati oltre. Nonostante la pandemia, che ci ha costretti a dirottare risorse per l’emergenza sanitaria e sociale, abbiamo garantito il benessere e la sicurezza dei cittadini e promosso la ripresa economica. Ci ha guidato una visione a lungo termine". Dalmine l’ha premiato.