FRANCESCA NERA
Cronaca

Trenord dimezzerà le biglietterie, nel mirino anche Chiavenna

Non c'è tregua per pendolari e turisti che ogni giorno viaggiano in treno sulla linea Tirano-Milano

Stazione di Chiavenna (Orlandi)

Sondrio, 27 maggio 2018 - Non c'è tregua per pendolari e turisti che ogni giorno viaggiano in treno sulla linea Tirano-Milano. Fra ritardi ormai cronici, soppressioni e disagi, le distanze tra la Valtellina e “il resto del mondo” sembrano farsi sempre più ampie. Non solo. Dopo la chiusura della biglietteria di Tirano (e quella scongiurata diMorbegno), ora sembrerebbe a rischio la sopravvivenza di quella di Chiavenna.

A lanciare l’allarme è Dario Balotta di Liberi e Uguali Lombardia, nonché presidente Onlit (Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti). «Trenord lo chiama progetto Closing, si tratta di chiudere, entro la fine dell’anno, 25 biglietterie di stazione lombarde ancora in attività su 50 – dichiara Ballotta in una nota –. L’azienda ha pubblicato sul Gazzettino ufficiale un bando di gara per l’ampliamento e la gestione dei punti vendita affidato a terzi. Si tratta di spostare presso bar, edicole o tabaccherie i punti vendita dei biglietti. Una scelta strategica sbagliata e con impatti negativi in tema di sicurezza, per quanto riguarda i servizi e per le ripercussioni sul turismo per località come Chiavenna».

L’ipotesi paventata da Balotta lascia piuttosto sorpreso il referente del settore trasporti della Cisl Sondrio, Michele Fedele. «Mi stupisce che proprio Trenord, che aveva promosso fortemente il “treno della neve” per contribuire a rafforzare il turismo di montagna, ora intenda depotenziare realtà importanti come quella di Chiavenna – afferma –. Chiudere la biglietteria di un punto terminale importante come Chiavenna sarebbe un grave errore. Qui risiede uno dei punti di interscambio turistici più importanti della provincia, così come lo era Tirano. Lasciare al loro destino anche le stazioni intermedie come quella di Delebio non rappresenta certo un bel biglietto da visita per i turisti, senza contare che le biglietterie contribuiscono a tenere viva una stazione». Per nulla sorpreso, invece, Giorgio Nana, referente trasporti Cgil Sondrio. «Questo è il futuro delle nostre ferrovie: un futuro tutt’altro che roseo – dichiara amareggiato –. La progressiva “desertificazione” delle stazioni e l’automatizzazione delle biglietterie creerà gravissimi disagi per tutti».