Berbenno, uccise la sorella: l’Adda restituisce il suo corpo

Giulio Paganoni, 73 anni, si era gettato nel fiume due settimane fa

I sommozzatori hanno passato al setaccio l’Adda

I sommozzatori hanno passato al setaccio l’Adda

Berbenno di Valtellina (Sondrio), 9 luglio 2019 - È stato trovato nel tardo pomeriggio di ieri e recuperato dai Vigili del fuoco il corpo di Giulio Paganoni il 73enne che risultava scomparso due settimane fa, dopo che qualcuno lo aveva visto gettarsi nell’Adda dal ponte ciclo-pedonale di Albosaggia. Si tratta dell’uomo che l’8 aprile di quest’anno ha ucciso la sorella 87enne, gravemente malata. Il giorno dell’omicidio l’anziano, dopo aver posto fine alla vita della sorella affermando di non riuscire più ad occuparsi di lei , aveva preparato una corda con un cappio e l’aveva attaccata alle inferriate di una finestra, pronto a seguirla nel suo ultimo viaggio.

Aveva chiamato il 112, per far sì che il suo corpo, e quello di Andreina Paganoni, venissero trovati al più presto. Ma il poliziotto al telefono era riuscito a comprendere l’intenzione di Paganoni, trattenendolo il tempo sufficiente da permettere ai colleghi di raggiungerlo e fermarlo. Questa volta, però, il 73enne è riuscito nel suo intento. Era agli arresti domiciliari a casa di familiari ad Albosaggia: è fuggito e si è lanciato dal ponte nelle acque torbide dell’Adda. Per due settimane del suo corpo non c’è stata traccia, poi ieri attorno alle 18 è stato notato a San Pietro Berbenno, probabilmente incagliato in una zona che, tra l’altro, era già stata setacciata dai Vigili del fuoco. Ancora nessuna traccia, invece, del 19enne che si è buttato anche lui dal ponte, ma a Berbenno, la settimana scorsa. Forse l’Adda restituirà anche il suo corpo.