
Sondrio, si spostavano di notte su biciclette che arraffavano. Trovate tracce ematiche e indumenti utilizzati dai responsabili.
Ladri delle farmacie, ma anche... ladri di biciclette che hanno dichiarato di essere minorenni, ma mentivano perché mirate indagini radiologiche lo hanno escluso. Tre fuggitivi dei quali due rincorsi in mezzo ai boschi dai Carabinieri e da droni infallibili anche al buio e poi catturati, mentre un terzo che pensava ormai di averla fatta franca si era nascosto dentro il bagno di un bar di San Giacomo di Teglio, dove ha pure cercato di opporre resistenza ai militari dell’Arma che lo hanno scovato e ammanettato a poche ore di distanza dai "compari".
Dal comunicato ufficiale dei Carabinieri diramato ieri emergono nuovi particolari riguardanti la cattura dei giovanissimi autori di almeno quattro dei sette furti che dalla metà di gennaio hanno interessato altrettante farmacie della media valle. I ragazzi, tre marocchini diciannovenni senza fissa dimora, sono stati sottoposti giovedì a fermo d’indiziato di delitto d’iniziativa - così è definito l’arresto non in flagranza di reato - al termine di un inseguimento da film nei boschi, dopo che questi nella notte avevano visitato le farmacie di Poggiridenti Piano prima e di Castello dell’Acqua poi. I tre malfattori pochi giorni prima, nella serata del 26 gennaio, avevano raggiunto in treno Tirano e lì, dopo aver rubato tre bici, effettuato sopralluoghi nei pressi delle farmacie della cittadina. Dopo aver notato una pattuglia dei Carabinieri transitare in zona, hanno però preferito dirigersi verso la farmacia di Villa dove hanno perpetrato il primo colpo e poco dopo a Bianzone, dove è stato messo a segno il secondo. La meticolosa attività d’indagine svolta dei militari della Stazione dei Carabinieri di Tirano guidata dal capitano Riccardo Angeletti, focalizzata sulla visione degli impianti di videosorveglianza e sul sopralluogo effettuato nelle farmacie ha consentito non solo di repertare tracce ematiche verosimilmente appartenenti agli autori del furto, ma anche di rinvenire alcuni indumenti utilizzati dai responsabili, all’interno dei quali sono stati rinvenuti documenti che hanno permesso l’identificazione di uno dei tre malfattori. Sono in corso ulteriori indagini per accertare l’effettiva dimora degli arrestati, nonché responsabilità anche negli altri colpi.
Sara Baldini