Auto e moto d’epoca lungo le Mura Venete

Il Bergamo Historic Gran Prix celebra il ventesimo anniversario con vetture e moto d'epoca sul circuito delle Mura venete, in una manifestazione di richiamo internazionale che sostiene la onlus Spazio Autismo di Bergamo.

Auto e moto d’epoca lungo le Mura Venete

Auto e moto d’epoca lungo le Mura Venete

Si è ormai ritagliato un ruolo di prestigio tra le manifestazioni internazionali più di richiamo dedicate alle auto e alle moto d’epoca. Torna oggi, a partire dalle 13,30 lungo il circuito delle Mura venete, il Bergamo Historic Gran Prix, che celebra il ventesimo anniversario. Tanto è il tempo infatti che la rievocazione storica del Gp di Bergamo, che nel 1935 vide trionfare Tazio Nuvolari su Alfa Romeo P3, si svolge con grande successo di pubblico nella formula Bergamo Historic Gp.

Le protagoniste saranno vetture Anteguerra, Monoposto e Gts, suddivise in due doppie manche, costruite tra gli anni 1920 e 1975. Altre due manche vedranno invece in azione moto storiche pre 1975. Tra le tante reginette a quattro ruote, nella griglia Anteguerra e Monoposto, spiccano la Maserati 6CM (1938) e la Ford A Speedster (1929).

A completare la griglia Anteguerra e Monoposto altre vetture prestigiose come la Bugatti T40 (1929), l’Alfa Romeo Ala Spessa 2500 (1939), mentre tra le Gts gli occhi saranno puntati su Porsche 904 e 911, Alfa Romeo Gta (1965), Ferrari 250 GT (1969), Lancia Fulvia Zagato e Fiat Abarth 750. Non è da meno lo schieramento delle due ruote, che vede rappresentati tutti i migliori marchi dell’epoca. Oltre a una folta e qualificata pattuglia di MV Agusta, che renderà omaggio al pluri iridato campione bergamasco Carlo Ubbiali scomparso quattro anni fa, ci saranno Gilera, Moto Guzzi, Rumi, Laverda, Benelli, Norton, Suzuki e Kawasaki.

"Oltre all’evento motoristico – spiega il presidente del comitato organizzatore, Simone Tacconi – il Bergamo Historic Gran Prix ha anche quest’anno uno scopo benefico, quello di raccogliere un contributo per la onlus Spazio Autismo di Bergamo". Michele Andreucci