ROBERTO CANALI
Cronaca

Addio al lupo solitario: M237 ucciso in Ungheria da un bambino a caccia con il papà

Un papà porta il figlio di 9 anni a caccia e il piccolo centra l’animale nato nel 2021 nelle Alpi Svizzere. Il predatore aveva lasciato il branco e aveva percorso quasi 2mila chilometri

Il lupo M237

Il lupo M237

Sondrio, 7 gennaio 2023 –  È una favola triste , di quelle senza il “vissero felici e contenti“ di prassi, quella che ha per protagonista il lupo M237, con “passaporto“ Svizzero e vocazione da globettrotter che dopo aver attraversato mezza Europa ha trovato la morte in Ungheria, ucciso da un colpo di fucile esploso da un baby-cacciatore di appena 9 anni.

La fiaba triste

Un fiaba distopica perfetta per il nostro tempo in cui viene naturale parteggiare per il lupo e provare un po’ di pena per il bimbo, e rabbia per suo padre, al quale hanno regalato come gioco un fucile vero. A darne la notizia è stata la tv di stato magiara MTV, documentando l’arresto avvenuto mercoledì scorso nella città di Nyiregyhaza, di due uomini accusati di reati contro la protezione della natura e di aver messo in pericolo dei minori, nella fattispecie il bambino che ha sparato e che si sarebbe potuto ferire maneggiando un fucile carico.

Chi era M237

La vittima è il lupo M237, un esemplare maschio di due anni che mesi fa era partito dal Canton Grigioni e aveva percorso 1.900 chilometri, attraversando anche la Valtellina e l’Alto Adige, per poi puntare verso l’Austria e da l’ risalire fino all’Ungheria. Un viaggio da record documentato dall’Ufficio Caccia e Pesca del Canton Grigioni che attraverso il radiocollare dotato di Gps è riuscito a ricostruire i suoi spostamenti lungo un percorso di quasi 2mila chilometri: il più lungo mai percorso da un lupo in Europa.

Seguito con il Gps

Il giovane esemplare di lupo M237, nato nel 2021 come uno dei 6 cuccioli del branco di Stagias, nella zona Sedrun in Val Surselva, alla fine di marzo 2022 fu catturato dal personale del Cantone dei Grigioni e dotato di un collare con trasmettitore Gps e pochi mesi dopo, a giugno, ha iniziato il suo lungo viaggio. A ottobre scorso era stato individuato nella regione di Innsbruck e poi, dopo aver attraversato il Tirolo, aveva proseguito fino a Vienna. Da lì si era spostato verso ovest, prima si è diretto verso il Danubio, poi ha proseguito verso sud-est probabilmente perché si è reso conto che non sarebbe stato impossibile guardare il fiume a nuoto. A metà febbraio ha attraversato il confine con l’Ungheria diretto a Budapest. I naturalisti pensavano potesse essersi unito a qualche branco nei Carpazzi quando il suo segnale gps ha smesso di funzionare, nell’aprile scorso, invece purtroppo per lui ha incontrato lungo la sua strada l’animale più pericoloso di tutti. L’uomo.