La pattuglia lo ha visto in via Rezzonico, nel primo pomeriggio di venerdì, mentre consegnava un involucro di piccole dimensioni a un altro ragazzo. Così i militari del Nucleo Mobile della Guardia di finanza di Ponte Chiasso, si sono avvicinati, per capire cosa stessero facendo, nella strada adiacente il Comando provinciale di Piazza del Popolo. Klajdi Frroku, diciannovenne albanese di Tirana senza dimora in Italia, domiciliato in un b&b del centro città, non si è accorto di essere osservato mentre vendeva tre dosi di cocaina a un ragazzo comasco, che gli sono costate l’arresto in flagranza di reato. Sulla sua auto, presa a noleggio, sono state trovate 40 dosi di cocaina, ma nella sua stanza di albergo c’era molto di più: altri 300 grammi di cocaina, oltre a piccoli quantitativi di hascisc e marijuana. Aveva inoltre 330 euro e 250 franchi svizzeri in banconote di vario taglio. Il ragazzo è finito in carcere, su disposizione del magistrato di turno della Procura, Antonio Nalesso, in attesa di essere interrogato dal giudice, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura. Ma in due mesi, è già il secondo arresto per spaccio di droga compiuto dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, che avviene con modalità simili: a inizio dicembre era finito in carcere Markeljan Toli, albanese di 25 anni trovato con 60 grammi di cocaina dopo essere stato notato mentre cedeva a un acquirente, e 17mila euro custoditi nella stanza che occupava in un b&b di Como. Entrambi ragazzi giovani, arrivati direttamente dall’Albania e incensurati in Italia, alloggiati in stanze prese in affitto in modesti hotel del centro città e con macchine a noleggio: come se fosse un nuovo modo di gestire lo spaccio di cocaina in città, da parte di ragazzi incensurati e inesperti che arrivano da fuori Italia, convinti di non farsi notare. Paola Pioppi