Armato di mazza fa strage di vetri "Scene da film nel centro storico"

A Lecco uno sconosciuto ha anche tentato di aggredire un automobilista. Polemiche sulla sicurezza

Migration

di Daniele De Salvo

Un’ombra incappucciata l’altra notte ha distrutto a sprangate una vetrina di un negozio in centro a Lecco, demolito una macchina e cercato di assalire un automobilista di passaggio, che per fortuna ha ingranato la retro ed è scappato.

"Non possono succedere cose del genere", dice arrabbiata Stefania Panzeri, 44 anni, proprietaria del salone “Vola hair passion“ di via Digione. Ha aperto l’attività presa di mira e puntato su Lecco nel 2020, in pieno lockdown, ma ora ha la sensazione di aver perso la scommessa perché si ritrova con 20mila euro di danni da pagare.

"Certe scene le ho viste solo nei film; dal vivo mi hanno messo davvero paura", commenta Daniele Butti, 45 anni, coordinatore provinciale della Lega: si è trovato davanti uno sconosciuto con il cappuccio della felpa calato sul volto e armato di mazza di ferro, con cui ha attaccato prima la vetrata infrangibile del negozio, assestando almeno nove colpi, per poi rivolgersi contro di lui.

Per commercianti e residenti della zona, il colpevole sarebbe uno straniero sulla trentina costretto a lasciare l’ex scalo merci ferroviario, sgomberato la mattina seguente. Avrebbe perso la testa dopo essere rimasto senza riparo, oppure per vendetta verso i lecchesi.

"È uno sfogo da condannare, ma da circoscrivere senza eccedere in commenti", le parole del sindaco Mauro Gattinoni, messo sulla graticola dagli avversari politici, sul tema della sicurezza in città. Tra risse, aggressioni, notte alcoliche, spaccio e baby gang, è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che stanno segnando la calda estate tra il lago di Como e il Resegone.