Approfittano dell’amico fragile per comprare sette telefonini Alla sbarra rischiano due anni

Due anni. È la richiesta di condanna formulata ieri dalla Procura per due giovani tra i 20 e i 30 anni di Borgosatollo, a processo per cinconvenzione di incapace. Stando all’accusa gli imputati, consapevoli che un amico fosse fragile per problemi mentali, se ne sono approfittati e, sfruttando la sua identità e intestando tutto a lui, hanno comprato Smartphone a raffica senza pagare un centesimo. I fatti risalgono alla fine del 2016 quando la presunta vittima, invalido al 70 per cento, era ventenne. I due avrebbero usato i suoi documenti per comprare alla Wind della Frecciarossa di Brescia 7 telefoni, Galaxy e Iphone, attivando i contratti e inducendolo ad aprire un conto in Ubi Banca, poi subito chiuso.

"Erano miei amici, mi avevano chiesto un favore e io ho accettato senza farmi domande", aveva spiegato nella scorsa udienza il giovane al giudice Carloernesto Macca. Il saldo delle spese pazze era poi arrivato a casa della famiglia sotto forma di fattura da 3mila euro. Preoccupato anche per aver trovato in un cassetto numerose schede Sim e contratti telefonici intestati al figlio, il padre del ragazzo ha avviato accertamenti, scoprendo che era stato aperto un conto bancario a suo nome. "Uscivamo sempre in compagnia, andavamo insieme in discoteca, a angiare, a bere – ha riferito in aula uno degli imputati – A noi sembrava un ragazzo normalissimo. Insieme a un altro amico (imputato a sua volta, ndr) mi avevano proposto di comprare telefoni da loro perché avevano bisogno con urgenza di contanti. Mi dissero che si sarebbero fatti carico poi del pagamento a rate. Così ho accettato, mi sono fidato. Io ho cinque fratelli e ne ho comprati quattro".

Per l’avvocato Federico Letinic, che con il collega Alessandro Magoni assiste la parte civile, che chiede un risarcimento di 10mila euro, l’imputato mente: "Assurdo prospettare che il mio assistito facesse affari con il commercio abusivo di Smartphone quando aveva un amministratore di sostegno e la psichiatra ha accertato che fosse suggestionabile, manipolabile e incapace di gestire il denaro. Chiaro che i due amici avevano un piano". Si prosegue a ottobre.

Beatrice Raspa