Alserio ancora dimenticato, il bacino dell’Alta Brianza soffoca

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ALSERIO

Dimenticato da chi lo dovrebbe risanare, dimenticato addirittura dai resoconti dei dati sulla balneabilità (forse per non stonare con gli altri bacini lombardi che un po’ alla volta tornano a riprendersi), dimenticato ormai da tanti turisti che preferiscono riversarsi a Pusiano. Il lago di Alserio, uno dei più belli per l’ambiente naturale in cui è immerso, continua ad essere considerato un lago irrecuperabile tanto che anche questa volta nessun investimento è stato destinato per valorizzarlo. Ancora con le sponde verdissime quasi prive di insediamenti di speculazione edilizia, dunque un gioiello, l’Alserio è però l’unico fra i laghi minori dell’Alta Brianza che deve rassegnarsi al suo destino di bacino assai inquinato. In tanti anni gli scarichi inquinanti si sono accaniti, mentre le acque delle sorgenti sono finite nell’acquedotto della Brianza (che disseta decine di paesi) invece che continuare ad alimentare il lago. Sembra dunque che ormai ci sia rassegnati a quella che non è più solo un’agonia (come veniva denunciato anni fa da ricercatori) ma ormai è una morte acclarata. Eppure erano state investite parecchie risorse da parte del Parco Valle del Lambro, che proprio sulla sponda meridionale del lago ha costruito il centro “Bambini di Beslan“ dove le scolaresche vengono accompagnate per lezioni dedicate all’ambiente naturale dell’Alserio. Il piccolo bacino era stato al centro di costosi interventi tesi alla depurazione e in particolare alla riduzione del fosforo presente negli strati più profondi. L’azione di recupero era stata sostenuta da un contributo sostanzioso della Comunità Europea, ma poi non se ne parlò più e l’operazione fu interrotta per via di quegli scarichi che rendevano inutile ogni tentativo. Dopo anni il lago sembra ancora abbandonato a se stesso. Federico Magni