Al Palazzo della Libertà in mostra la città del futuro

Al Palazzo della Libertà  in mostra la città del futuro

Al Palazzo della Libertà in mostra la città del futuro

È uno dei simboli di Bergamo, costantemente inaccessibile tranne l’auditorium dove si sono formate generazioni di cinefili bergamaschi. Ma da oggi il Palazzo della Libertà, situato nell’omonima piazza, riapre finalmente i battenti, dopo due anni di lavori, con la mostra “Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità“, rassegna che racconta le trasformazioni urbanistiche e sociali del capoluogo orobico. Una mostra per due, visto che in contemporanea se ne apre una dall’ugual tenore e titolo a Brescia, nell’ex cinema astra, ovvero l’altra metà della Capitale della Cultura 2023. Nei due piani riaperti al pubblico del Palazzo della Libertà si cercherà di raccontare la complessità della città attuale e le grandi sfide che sta affrontando. Una mostra che coinvolge grandi autori e produttori di immagini di tre generazioni: Filippo Romano, Gabriele Basilico e Davide Rapp.

Il primo ha scattato i ritratti di 12 persone che rappresentano la città: stampati in scala reale, accoglieranno il visitatore all’ingresso. Le foto di Basilico, scattate nel 1998, costituiscono la linea di orizzonte che separa la Bergamo del passato dalla città che verrà, mentre al piano superiore del palazzo realizzato dall’architetto Bergonzo ci saranno i tre video di Rapp e gli elaborati estratti dal Piano di governo del territorio che illustrano la Bergamo futura. L’esposizione vede in prima linea l’Ance, l’associazione dei costruttori che quest’anno a Bergamo festeggia i 75 anni di vita. "La mostra – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Bergamo – parlerà anche di futuro, non solo di quello che si è fatto. Un futuro che mette al centro i temi dell’accessibilità e delle interconnessioni. I nuovi progetti riprendono il lavoro che abbiamo fatto, in una città che ha deciso di non consumare suolo e non ampliare i confini". Michele Andreucci