Accademia Carrara più ricca Grazie alla donazione Scaglia

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Una collezione di circa 500 medaglie, 450 placchette e altri 150 esemplari tra nielli, paci e crocifissi, a coprire un arco temporale di quattro secoli, dal Quattrocento al Settecento, del valore complessivo di 10 milioni di euro. È la donazione, la più importante al mondo di questi oggetti, veri e propri capolavori di micro-scultura, che l’imprenditore bergamasco Mario Scaglia, noto collezionista, ha deciso di donare all’Accademia Carrara di Bergamo insieme ad un unico dipinto, il celebre "Ragazzo con canestra di pane e dolciumi" di Evaristo Baschenis. "Conosco i dipinti della Carrara come quelli di casa mia - spiega Scaglia, ex presidente del museo cittadino che ha presieduto per 14 anni -. Era inutile donare gli ennesimi Fra’ Galgario o Previtali. Mi sembra invece che queste opere possano completare la collezione: il Baschenis è il dipinto di figura che manca tra quelli del museo, mentre la vasta raccolta di opere metalliche scrive un nuovo capitolo della storia delle sue collezioni".

"Nella particolarità degli oggetti d’arte collezionati - sottolinea il direttore della Carrara Maria Cristina Rodeschini - la raccolta di Mario Scaglia introduce una tipologia nuova, da mettere in dialogo con la magnifica collezione di dipinti di cui il museo è dotato". Nel nuovo allestimento del museo, si potranno ammirare, ad esempio, tre medaglie di Pisanello dialogare con il suo "Ritratto di Lionello d’Este", oppure i dipinti del Lotto affiancati dalla medaglia che ritrae il notaio dell’artista. Sarà poi possibile visitare una sala tutta dedicata alla collezione Scaglia, nella quale i pezzi saranno esposti a rotazione, oltre a uno spazio in cui sarà consultabile anche la vasta biblioteca di medaglistica, unica in Italia, che Scaglia ha donato insieme alle opere. Michele Andreucci