Ac Bregaglia in festa Il calcio unisce i confini

Il sodalizio svizzero, dove militano tanti frontalieri italiani, compie 50 anni. Anche il primo cittadino di Sondrio Scaramellini indossò la maglia biancoverde

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L’Ac Valbregaglia spegne le sue prime 50 candeline ed è un esempio della collaborazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera. La Valchiavenna, da sempre, ha tante affinità e tanti scambi, commerciali e culturali, con la vicina Confederazione elvetica. La Val Bregaglia svizzera si trova a poco più di 10 chilometri ed è raggiungibile facilmente da Chiavenna, salendo verso le località della cosiddetta Bregaglia italiana, Prosto e poi Villa di Chiavenna, ultimo Comune prima della dogana Castasegna. E tra i vari scambi (sono 400 i frontalieri) non poteva mancare anche quello sportivo. Sono infatti parecchi i calciatori della valle del Mera che fanno parte del sodalizio svizzero (pure il capitano) e che quindi al posto di giocare un campionato organizzato dalla Lnd Lombardia si divertono in un torneo nazionale allestito dalla federazione svizzera. A livello di settore giovanile i rapporti tra l’Ac Bregaglia e le società valchiavennasche sono ottimi e permettono ai giovani bregagliotti di allenarsi, crescere e giocare in Italia.

L’Ac Bregaglia quest’anno compie 50 anni e sta allestendo per il 20 agosto una giornata per festeggiare lo storico traguardo. "Siamo molto legati all’Italia che dista pochi chilometri e nel calcio, da sempre, ci sono tanti giocatori italiani che giocano con noi – dice il presidente dell’Ac Bregaglia Davide Gianotti, da 40 anni all’interno del sodalizio in diversi ruoli -. È una cosa naturale, d’altronde in molte occasioni senza giocatori italiani non saremmo stati in grado di partecipare al campionato". Alcuni giovani e giovanissimi calciatori giocano invece in Italia, "anche perché le trasferte per l’Ac Bregaglia sono lunghissime. Sono sempre sui 100 km ma anche maggiori. Una nostra squadra, con ragazzi di 11 e 12 anni, è iscritta al campionato Csi italiano e questa è una grande opportunità che ci permette di far giocare i ragazzi facendo meno chilometri. Altri più grandicelli militano nella Chiavennese (il capitano è svizzero, ndr), poi quando hanno 16 anni possono tornare da noi". La prima squadra sta facendo bene in 5^ serie (l’ultima delle categorie, paragonabile alla Terza categoria italiana). "Siamo secondi, un bel gruppo, un mix tra ragazzi della Bregaglia e altri provenienti dalla vicina Valchiavenna. Vincere il campionato e andare in 4^ serie, dove siamo stati per diverse stagioni anni fa, così come siamo stati anche in 3^ serie, è quasi impossibile, ma stiamo mettendo le basi".

Fra le curiosità: anche il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini (originario della città del Mera) indossò, per una stagione, la maglia biancoverde.Fulvio D’Eri