Esselunga e Istituto dei Tumori studiano la dieta dei clienti per prevenire le malattie

L'obiettivo è coinvolgere 100mila persone in 2 anni per elaborare i fattori di rischio legati agli stili di vita

Al via il progetto di Esselunga e Istituto dei Tumori

Al via il progetto di Esselunga e Istituto dei Tumori

Milano - L'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano ed Esselunga insieme per indagare sulle abitudini alimentari e sugli stili di vita dei consumatori per prevenire il rischio di malattie cronico-degenerative. Si chiama "YouGoody - La ricerca bella e buona" il progetto, al via lunedì 27 febbraio, che coinvolge l'ospedale milanese e la catena di supermercati e si propone di "arruolare" circa 100mila persone nei prossimi 2 anni.

Da lunedì i clienti Esselunga saranno invitati a partecipare all'iniziativa attraverso la newsletter e un volantino ad hoc che sarà distribuito nei supermercati. Per aderire basta entrare nel sito www.yougoody.it o scannerizzare il Qr code presente nel volantino. I volontari che danno il loro consenso saranno poi invitati a compilare i questionari sulla piattaforma online. Le  domande riguarderanno abitudini alimentari, stile di vita, stato riproduttivo, attività fisica, stato di salute e altro. Le abitudini alimentari e i fattori di rischio verranno misurati più volte durante il progetto, in modo da osservare e valutare come eventuali cambiamenti nei comportamenti modifichino lo stato di salute. 

"L'obiettivo - spiega Sabina Sieri dell'Unità di Epidemiologia e Prevenzione Int e responsabile del progetto -  è raccogliere informazioni relative a dieta, abitudini e altre caratteristiche individuali, al fine di individuare profili nutrizionali e stili di vita come fattori di rischio delle malattie cronico-degenerative e in particolare di alcuni tipi di tumore, diabete e patologie cardiovascolari.  Le informazioni raccolte permetteranno di sviluppare indicatori di 'stile di vita salutare', basati su abitudini già presenti nella vita delle persone, con i quali sarà possibile prevenire l'insorgenza di malattie. Va infatti sottolineato che in questo studio non chiederemo alle persone di cambiare le loro abitudini, ma individueremo quali, tra quelle descritte, sono maggiormente in grado di preservare la salute per lungo tempo".  

I volontari che aderiscono avranno accesso a una serie di contenuti informativi utili per il benessere di tutta la famiglia, come newsletter, videoconferenze e ricette salutari. Negli anni gli studiosi dell'Irccs milanese monitoreranno il loro stato di salute sempre attraverso questionari. In questo modo sarà possibile identificare quali sono gli stili di vita più efficaci per prevenire l'insorgenza delle malattie cronico-degenerative. "È importante rendere le persone maggiormente informate e consapevoli del ruolo primario delle abitudini alimentari, e non solo, nella prevenzione delle malattie, incluse quelle oncologiche - dice Giovanni Apolone, direttore scientifico Int - Crediamo nel potenziale della ricerca partecipativa e questo nuovo progetto ci permette di proseguire il lavoro iniziato dall'Istituto nell'ambito del vasto studio Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che è in corso da oltre 25 anni per valutare il legame tra alimentazione e cancro".

Il progetto rientra nella più ampia collaborazione tra Int ed Esselunga, che già nel 2012 aveva portato alla raccolta di oltre 880mila euro donati da Esselunga con la collaborazione dei clienti. Nel 2019 è stata poi suggellata una collaborazione della durata di 2 anni, che ha visto la donazione di 1 milione di euro da parte di Esselunga da destinare ad attività e progetti di ricerca scientifica condotti da Int, rinnovata nel 2021 con un ulteriore finanziamento che ha permesso di sviluppare questo progetto. Esselunga, inoltre, ha realizzato con i ricercatori dell'Int la collana "Impariamo a mangiare bene": cinque volumi dedicati alla promozione di uno stile di vita sano grazie a una alimentazione equilibrata e a un'attività fisica regolare.