Oggi nuovo decreto Covid: slitta la nomina dei sottosegretari

Draghi convoca il consiglio dei ministri: sul tavolo l'emergenza covid e la maxi area arancione

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 20 febbraio 2021 - Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato per lunedì alle 9,30 il Cdm per approvare il suo primo decreto con le nuove misure anticovid. Nella convocazione recapitata oggi ai ministri, oltre al decreto di Draghi e Speranza con le nuove restrizioni, l'odg reca solo l'esame di leggi regionali. Non ci sarà l'attesa nomina dei nuovi sottosegretari. Le forze di maggioranza hanno interpretato questa convocazione come il segnale di timeout per tensioni e confronti che ancora animano la composizione della squadra del nuovo esecutivo, ma il puzzle è tutt'altro che definito e le nomine e il giuramento dei numeri due del nuovo governo potrebbe arrivare solo a metà settimana.

Il nuovo decreto sulle misure anti-Covid sul tavolo del cdm arriva dopo la riunione dei governatori del pomeriggio, dove non è emersa una linea unica. A Draghi spetterà sciogliere il nodo se fare, come chiedono i «rigoristi», dell'Italia un'intera zona arancione o se assecondare quanto emerso nelle ultime ore dove si è trovato un punto di caduta comune. 

Sullo sfondo, si fa per dire, resta il nodo dei sottosegretari che dovrà comunque essere sciolto a breve. Lunedì se ne parlerà ancora ma in via ufficiosa visto che liste con i nomi per il "sottogoverno" sono ormai pronte ma restano dettagli da limare. Come per la scelta dei ministri, anche quella per i sottoministri vede rinnovarsi il "duello" tra tecnici e politici.  La lista dei tecnici, visto il pressing dei partiti per entrare nell'esecutivo, si sarebbe assottigliata rispetto al disegno iniziale A un tecnico potrebbe essere affidata la delega all'Editoria mentre quella ai Servizi potrebbe tenerla il premier. Anche al Mef potrebbe essere inserito un profilo terzo, per reggere l'urto dei sottosegretari politici: Laura Castelli (M5S), Antonio Misiani (Pd), Gilberto Pichetto Fratin (Fi), Massimo Bitonci (Lega). Per i restanti dicasteri c'è un dato innanzitutto: nessuno dei ministri del Conte Bis farà il sottosegretario. Con una possibile eccezione, Enzo Amendola. In ballo, in teoria, c'è la delega agli Affari Europei o la Farnesina. Con Luigi Di Maio, inoltre, potrebbe andare l'azzurro Valentino Valentini, il leghista Paolo Formentini. Manlio Di Stefano e Marina Sereni puntano alla riconferma. L'outsider potrebbe essere Benedetto Della Vedova di +Europa. Alla Giustizia puntano M5S e Fi, innanzitutto con, rispettivamente, Francesca Businarolo e Francesco Paolo Sisto.