Ddl Zan, Fedez: "Il Senato approva cavolate immani e non questa legge?"

Il cantante in diretta sul suo profilo Instagram ha parlato a lungo con il primo firmatario del disegno di legge contro l'omotransfobia

Fedez durante la diretta

Fedez durante la diretta

Milano - Il ddl Zan bloccato al Senato dall'ostruzionismo di Lega, Fratelli d'Italia e parte di Forza Italia è al centro degli appelli di molti, in questi giorni. Anche di artisti e vip più in generale, che si sono schierati apertamente a favore del disegno di legge contro la omotransfobia. Questo pomeriggio Fedez, al secolo Federico Lucia, cantante, influencer e marito di Chiara Ferragni, ha ospitato sul suo profilo Facebook il deputato Dem Alessandro Zan, primo firmatario del testo che è stato approvato alla Camera a novembre e ancora non riesce a essere calendarizzato al senato. 

Obiettivo: sfatare le fake news come quelle secondo cui la legge in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere introduce il reato di opinione. Fedez scende in campo con tutta la sua mobilitazione social e lancia un appello al Parlamento a fare presto. Invitando anche i suoi followers a scrivere al presidente della Commissione Giustizia, il senatore della Lega Andrea Ostellari, per sbloccare lo stallo a Palazzo Madama. "Sono sei mesi che la legge è bloccata - dice Fedez che già nei giorni scorsi era intervenuto contro alcune frasi del leghista Simone Pillon -. Allora, una cosa interessante da fare, è andare a cercare in questi sei mesi cosa sono le cose prioritarie che sono state discusse in Senato, sono sicuro che troverai una lista di stron.... immani.."'.

Nella diretta Instagram, il cantante veste i panni del moderatore e cerca di spiegare al pubblico più giovane cosa prevede il ddl facendo una serie di domande al padre del testo, il deputato Pd Alessandro Zan. Una diretta in cui interviene a tratti anche la moglie del cantante, l'influencer Chiara Ferragni. Zan spiega che "alla Camera la legge è stata approvata a larga maggioranza il 4 novembre scorso e che sono passati quasi sei mesi. Al Senato succede che la commissione Giustizia, dove deve iniziare l'iter, l'esame non ha preso ancora il via, perché il presidente della commissione, un certo senatore Ostellari, sta bloccando la norma". Fedez s'infiamma subito: "Di che partito è?". Zan risponde: "Della Lega. Sta bloccando la legge in modo arbitrario". 

"Il presidente - spiega Zan - ha dei poteri di convocare la commissione e gli ordini del giorno. Noi abbiamo la maggioranza della commissione Giustizia che vuole la calendarizzazione, ma purtroppo è in ostaggio di una minoranza e del suo presidente, che decide sulla calendarizzazione, cioè di farne iniziare o meno l'iter. Quindi alla fine la legge è bloccata perché lui non è d'accordo. E' assurdo".

Fedez coglie al volo. "La traduco per il popolo visto che ho la terza media. Da quello che ho capito in uno Stato democratico laico, in una democrazia, una Camera ha ampiamente approvato il disegno di legge; la palla passa al Senato, nelle mani della commissione Giustizia. Nella Commissione c'è la maggioranza per calendarizzarla e votarla, ma una minoranza nella persona del presidente della commissione, non la calendarizza in maniera del tutto arbitraria, per partito preso. Viviamo in democrazia? Ma dico io calendarizzala, falla votare e poi lo Stato democratico sceglierà se approvarla o meno".