Elezioni 2022, Santanché: così ho doppiato Cottarelli. Fontana merita di riprovarci

La coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia vittoriosa nel collegio uninominale di Cremona per il Senato

Daniela Santanché

Daniela Santanché

Milano, 27 settembre 2022 - Dopo la «notte del riscatto di chi veniva tacciato come mostro o impresentabile», dopo aver metabolizzato «un risultato che è andato al di là delle nostre aspettative» e dopo essersi tolta «la soddisfazione di aver doppiato Carlo Cottarelli», Daniela Santanchè, coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia e vittoriosa nel collegio uninominale di Cremona per il Senato, si gode la convinzione che «per gli italiani evidentemente siamo un partito coerente, serio e affidabile».

Santanchè, il suo è un messaggio rivolto (anche) all’Europa? «Voglio solo ricordare che siamo una delle nazioni fondatrici dell’Europa, siamo il terzo contribuente europeo e vogliamo fare come i francesi e i tedeschi. Non siamo contro l’Europa, ma per un’Europa che si occupi dei problemi reali dei cittadini».

Oggi Fratelli d’Italia è il primo partito, anche nella sua Lombardia, non soltanto all’interno della coalizione di centrodestra. E’ cambiato il peso specifico e questo potrebbe creare tensioni con gli alleati? «Si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Certo, siamo il primo partito della coalizione, abbiamo il ruolo di forza trainante, ma l’unico obiettivo di tutti è formare un Governo coeso, capace di lavorare come un sol uomo. Dopo tanti anni di governo della sinistra senza aver vinto le elezioni, forse gli italiani pensano che vale la pena farci governare. Abbiamo una maggioranza solida sia al Senato sia alla Camera».

È stata premiata la vostra «opposizione patriottica»? «Direi di sì. E anche la nostra coerenza: non siamo mai scesi a compromessi, non abbiamo mai fatto un governo con il Pd o i Cinque Stelle».

I vostri alleati sì. Ma oggi in Lombardia Fratelli d’Italia ha doppiato gli alleati della Lega e adesso, inevitabilmente, si apre già la partita delle elezioni Regionali del prossimo anno: gli equilibri cambieranno? Quale scenario si prospetta? «Facciamo un passo alla volta. Io sono una maratoneta, se parti a spron battuto poi ti vengono i crampi e rischi di non riuscire ad arrivare al traguardo».

E’ comunque sempre dell’idea della seconda opportunità? «Siamo stati sempre alleati leali ed è giusto che il presidente della Regione Lombardia uscente (il leghista Attilio Fontana, ndr) venga ricandidato. Anche se in altri contesti gli alleati hanno rotto intese. Ma, ripeto, adesso dobbiamo goderci la vittoria e concentrarci sul nuovo governo. E probabilmente vedremo come primo presidente del Consiglio donna, una donna di destra».

E lei? La vedremo come ministra del nuovo Governo? «Sono a disposizione, ma io faccio politica innanzitutto e soprattutto per passione».

Un impegno per il territorio che l’ha confermata in Senato? Ha per caso sul comodino la cartina di Cremona che il suo sfidante Cottarelli aveva detto di volerle regalare per criticarla di essersi dimenticata dei suoi elettori dopo il voto del 2018? «Il risultato elettorale è la risposta alle bugie. A Cottarelli ricambierei con un bouquet di fiori».