
Sulla scheda elettorale del ballottaggio nelle elezioni comunali sono indicati i nomi di solo due candidati sindaci
Sarà una sfida tra un centrosinistra che cerca il “triplete” dei tre capoluoghi e un centrodestra che vuole guadagnare terreno. Domenica 23 e lunedì 24 giugno saranno 13 i comuni della Lombardia che voteranno per il ballottaggio tra i due candidati sindaci che al primo primo turno hanno ottenuto il maggior numero di preferenze (ma che non hanno superato il 50% dei voti espressi dagli elettori). Come funziona il ballottaggio? Semplice: il candidato che prende più voti (anche solo uno in più) viene eletto e governa la città per cinque anni.
Quando e dove si vota
Ogni elettore voterà nello stesso seggio del primo turno, indicato sulla tessera elettorale. I ballottaggi si terranno dalle 7.00 alle 23.00 di domenica 23 giugno e dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì 24 giugno. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura della votazione e dovrebbe terminare entro lunedì sera.
Come si vota
Possono votare tutti gli elettori che hanno almeno 18 anni presentandosi al proprio seggio muniti di documento d’identità valido (carta d’identità, patente o passaporto) e tessera elettorale (nella quale è indicato l’indirizzo del proprio seggio). Al seggio, ogni elettore riceverà una sola scheda elettorale di colore blu.

All’interno della scheda saranno indicati solo due riquadri, uno per ognuno dei due candidati sindaci che si confrontano al ballottaggio. Sotto il nome sono indicati i simboli delle liste che sostengono ciascun candidato. Per votare è sufficiente tracciare un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. Il voto è considerato valido anche se l’elettore pone la croce sul simbolo di una o più liste collegate.
Per il ballottaggio non è previsto il voto disgiunto: non è possibile fare un segno su un candidato e, contestualmente, fare un altro segno su una lista che sostiene l’altro candidato. In questo caso, la scheda sarà annullata.
Quali comuni vanno al ballottaggio
Si tratta di comuni che superano i 15.000 abitanti: oltre a Cremona, capoluogo, ci sono Cusano Milanino, Lainate, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio (in provincia di Milano); Malnate e Samarate (Varese); Romano di Lombardia (Bergamo); Porto Mantovano (Mantova); e infine Chiari (Brescia).
Come funziona il ballottaggio
Il sistema del ballottaggio riguarda solo i comuni che hanno più di 15.000 abitanti. Se al primo turno – che si è tenuto l’8 e 9 giugno – nessuno dei candidati di un comune riesce a ottenere il 50% più uno dei voti si va al ballottaggio.
Arrivati al secondo turno gli elettori sono tenuti a scegliere solo per il candidato sindaco che preferiscono, e non per le liste che lo sostengono, che sono comunque riportate sulla scheda per conoscenza. Il candidato che ha ricevuto più voti è eletto sindaco, determinando anche un premio di maggioranza in Consiglio comunale per le liste a lui collegate.