Nuovo Dpcm, Fracassi: "Chiusura piazze? Governo scarica su sindaci le scelte difficili"

Le critiche del primo cittadino di Pavia

Il primo cittadino di Pavia, Fabrizio Fracassi

Il primo cittadino di Pavia, Fabrizio Fracassi

Pavia, 19 ottobre 2020 - Non si fermano le polemiche sul nuovo Dpcm, varato ieri sera. Contro Conte anche il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi: "La volontà del Governo di scaricare sui sindaci le scelte difficili mi sembra evidente. Non lo dico solo io, ma anche amministratori di centrosinistra come Decaro e Nardella". 

Il primo cittadino leghista alla guida della giunta di centrodestra di Pavia, ha criticato le misure contenute nel decreto annunciato ieri sera dal premier per contenere la diffusione del Coronavirus. "Pare poi - continua Fracassi - che il testo del Dpcm sia stato sostituito nottetempo, con una mezza giravolta. Ma è solo apparenza: anche se è scomparsa la parola 'sindaci', siamo sempre noi a dover prendere la decisione sulle chiusure. Comunque non mi tiro indietro di fronte alle responsabilità: l'ho già fatto in questi mesi con ordinanze a tutela della salute che sono state anche contestate dall'opposizione, come quella di chiusura delle aree gioco per bambini, che pure era frutto, come tutte le mie decisioni in questo settore, di un confronto con i sanitari e in particolare con il prof. Raffaele Bruno, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Matteo".

"La vedo così - prosegue - sono stato eletto per tutelare i miei concittadini e questo farò, al di là delle intenzioni di chi dovrebbe governare e non ha il coraggio di farlo". "Mi auguro solo - conclude Fracassi - che da Roma arrivino i fondi per permetterci di fare quanto ci viene richiesto e che, almeno la prossima volta, si cerchi di ascoltare un po' di più i territori prima di adottare i provvedimenti. Non è impossibile: basta fare come ha fatto Regione Lombardia con le proprie ordinanze".