Elezioni Pavia 2024: c’è il terzo candidato. Chi è Paolo Cattaneo

Corre con le insegne di Rifondazione Comunista: centrale nel programma il no al variante al piano di governo del territorio

Paolo Cattaneo (Torres)

Paolo Cattaneo (Torres)

Pavia, 16 marzo 2024 – C’è un terzo candidato in corsa per conquistare palazzo Mezzabarba alle prossime amministrative di giugno. È Paolo Cattaneo, 60 anni, che corre con Rifondazione comunista, lista che ha deciso di non far parte della coalizione di centrosinistra che sostiene Michele Lissia. “Non crediamo nel campo largo – ha detto il segretario provinciale Piero Rusconi – perché siamo contro tutte le politiche che il centrodestra e il centrosinistra hanno fatto sulla guerra e sulla pace. A livello nazionale non crediamo che possa rappresentare un’alternativa al centrodestra per alcune differenze sostanziali che vanno dai diritti dei lavoratori alle questioni ambientali”.

Sintetizzato in dodici punti il programma elettorale che va dal no alla variante al piano di governo del territorio che tornerà in discussione da domani fino alla presenza di gruppi fascisti. “Negli ultimi anni – ha proseguito Paolo Cattaneo che era già stato candidato nel 2019, quando vinse il candidato di centrodestra Fabrizio Fracassi – le quattro consigliature che hanno governato la città non sono state confermate e anche questa ritengo che non verrà confermata. Tutte sono finite in una situazione di difficoltà. Governare Pavia è difficile. Assemblare una maggioranza può far vincere le elezioni, ma non garantisce la governabilità. L’attuale amministrazione è talmente paralizzata che, nonostante le dure critiche che i suoi componenti le muovono, potrebbe ripresentarsi nella stessa formazione alle prossime elezioni. A causa dei continui litigi non è stata neppure in grado di presentare un candidato”.

Entrando nel dettaglio, l’attenzione si è focalizzata sul primo punto del programma che ha catalizzato l’attenzione della politica pavese negli ultimi tempi: il piano di governo del territorio. “Il pgt non è finalizzato a che cosa serva alla cittadinanza – ha detto Cattaneo -, ma a costruire a prescindere per un mero meccanismo speculativo. È stato venduto come piano di governo del territorio a zero consumo di suolo, ma non è vero anche se dirlo fa fare bella figura”.