STEFANO ZANETTE
Cronaca

Violenze al nido, in due si salvano

Assolte le collaboratrici, una ha chiesto e ottenuto la messa in prova, una ha patteggiato due anni

Un asilo nido (Foto di repertorio)

San Martino Siccomario - Un patteggiamento e due assoluzioni, oltre a una messa in prova. Nell’udienza di ieri al Tribunale di Pavia s’è concluso con sentenza di primo grado (entro 90 giorni il deposito della sentenza) il procedimento che vedeva imputate 4 maestre dell’asilo nido "Mondo Incantato" di San Martino Siccomario (privato ma in convenzione col Comune), accusate a vario titolo dei reati di maltrattamenti, abbandono di incapace e di truffa in relazione ai buoni pasto. I fatti contestati riguardavano il periodo tra il 2017 e il marzo 2019, quando l’asilo era stato chiuso. Una delle maestre, A.P. aveva già chiesto la messa in prova, con parere positivo del pubblico ministero, per la quale ci sarà una successiva udienza di verifica. Per la posizione di D.P. è stata accolta la richiesta di patteggiamento, con condanna a 2 anni di reclusione (con sospensione condizionale della pena) e pagamento delle spese legali. Le altre due maestre, C.M. e M.V., che avevano il ruolo di collaboratrici, per le quali l’accusa aveva chiesto condanne, rispettivamente, a un anno e a 6 mesi (M.V. si era già licenziata, proprio per il disaccordo con la responsabile sulla gestione), la sentenza di ieri è stata di assoluzione «perché il fatto non costituisce reato«. Una ventina di famiglie di bambini che avevano frequentato l’asilo nido si erano costituite parte civile, insieme al Comune di San Martino Siccomario, che aveva chiesto un risarcimento complessivo di 109.402 euro per i danni patrimoniali e d’immagine legati alla vicenda. "Con il patteggiamento – spiega l’avvocato Filippo Zaffarana, legale dell’amministrazione comunale di San Martino Siccomario – il Tribunale non è potuto entrare nel merito del risarcimento del danno, che il Comune dovrà chiedere con apposita separata sede civile. Attendiamo le motivazioni della sentenza".  "La prima sentenza – conferma il sindaco di San Martino Siccomario, Alessandro Zocca – ci apre la strada al procedimento civile per la richiesta del danno, che per il Comune è stato duplice, sia d’immagine che per la questione dei buoni pasto". Tra le accuse, infatti, c’era quella di far recapitare all’asilo nido un numero di pasti notevolmente inferiore (circa la metà) rispetto al numero dei bambini presenti, che ricevevano così pasti di fatto dimezzati, anche se il Comune corrispondeva all’asilo nido, in convenzione, le cifre per i buoni pasto in base al numero dei bambini. Oltre alla truffa dei buoni pasto, le accuse riguardavano anche uno stato di abbandono nel quale venivano lasciati i bambini, con la responsabile dell’asilo che avrebbe ordinato alle collaboratrici di cambiare il meno possibile i pannolini. Ma c’erano anche accuse di veri e propri maltrattamenti, sia per aver picchiato e strattonato i bambini che per averli lasciati piangere abbandonandoli soli in una stanza. Fatti aggravati dalla tenera età dei bambini.