
L’arrivo in Procura del sindaco Andrea Ceffa con il suo avvocato, Luca Angeleri
Vigevano, 5 dicembre 2024 – Il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, 51 anni, ha deciso di rispondere. Assistito dall’avvocato Luca Angeleri ieri mattina il primo cittadino di Vigevano, ai domiciliari da giovedì scorso con l’accusa di corruzione, è stato interrogato dal Gip del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti.
Ceffa ha fornito la sua versione sui fatti, circa un’ora e mezza di deposizione, che gli sono stati contestati. Al momento la difesa non avrebbe avanzato la richiesta di revoca del provvedimento cautelare.

L’avvocato
“Non c’era alcuna esigenza di corrompere un consigliere comunale – ha detto all’uscita l’avvocato del primo cittadino che è attualmente sospeso dal suo incarico in forza di un provvedimento della prefettura – perché nel caso sarebbe stato necessario corromperli tutti”.
Ceffa avrebbe spiegato di non avere mai esercitato alcun tipo di pressione né, per quello che è dato a sapere, ci sarebbero intercettazioni che lo dimostrerebbero. Angeleri assiste anche Matto Ciceri, 49 anni, presidente di Asm Vigevano Distribuzione Gas, l’altro degli arrestati che ha scelto di parlare con il giudice.
Gli altri, la consigliera di maggioranza Roberta Giacometti, 43 anni, l’amministratore unico di Asm Vigevano, Veronica Passarella, 52 anni e Alessandro Gabbi, 53 anni, direttore amministrativo di Asm Vigevano, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere.
Le accuse
Secondo le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Pavia, Ceffa avrebbe fatto avere a Giacometti, attraverso Asm e mediante una prestanome, una consulenza in tema di privacy aziendale dell’importo di 6 mila euro, con l’obiettivo di garantirsi il suo voto in una situazione molto delicata che si era venuta a creare dopo la cosiddetta “congiura di Sant’Andrea” con la quale il 30 novembre 2022, i componenti dell’opposizione e alcuni della maggioranza, avevano tentato di far cadere l’amministrazione senza riuscirci.

Nell’inchiesta parallela sono invece coinvolti l’ex-europarlamentare leghista Angelo Ciocca, 49 anni, e l’imprenditore edile vigevanese Alberto Righini, 51 anni, che avrebbero offerto alla consigliera Emma Stepan 15 mila euro per le sue dimissioni. Ieri Righini si è dimesso da tutte le cariche in seno alle aziende di famiglia.