Via i taser alla Polizia locale. Pioggia di critiche dall’opposizione

Il capoluogo lombardo di Pavia sospende la sperimentazione del taser per la polizia locale, preferendo un approccio preventivo alla sicurezza. Decisione criticata dall'opposizione e difesa dal neo assessore Faldini, che evidenzia la necessità di valutare attentamente l'utilizzo di tale strumento.

Via i taser alla Polizia locale. Pioggia di critiche dall’opposizione

Via i taser alla Polizia locale. Pioggia di critiche dall’opposizione

Il primo capoluogo lombardo di provincia ad aver avviato la sperimentazione del taser, la pistola elettrica per la polizia locale, ora la sospende. La decisione è stata presa dal neo assessore Rodolfo Faldini e sostenuta dal sindaco Michele Lissia e dai colleghi di Giunta. "Il nostro approccio è più improntato sulla prevenzione che sulla repressione con l’utilizzo di strumenti aggressivi – ha spiegato Faldini –. Abbiamo deciso di sospendere la sperimentazione in attesa di approfondire il grado di preparazione degli agenti ai quali va tutta la mia stima e gratitudine". Immediate le critiche arrivate dalle forze politiche che avevano sostenuto l’impiego del taser e ora sono all’opposizione: "Primo grave errore dell’amministrazione di centrosinistra – hanno commentato Eugenia Marchetti e Daniele Comini, consiglieri comunali della Lega –. L’assessore si è piegato alla politica buonista degli ideologici, ritirando un grande progetto, introdotto dal decreto Salvini 2018, e sperimentato a Pavia da quest’anno. Uno strumento di difesa e di tutela per gli agenti di polizia locale e per i cittadini che si è ridotto a una discussione e lotta politica interna, a discapito della città e della prevenzione alle situazioni di pericolo". Anche il sottosegretario all’interno Nicola Molteni ha criticato la sospensione definendola "una decisione ideologica e politica, che priva di uno strumento di tutela e di deterrenza gli operatori della sicurezza. Ricordo che il taser è già in dotazione, e con risultati straordinari, alle forze di polizia nazionale così come a diverse polizie locali, con molte altre che ne stanno ultimando la sperimentazione. Ritengo la tutela della sicurezza un servizio e un diritto che non deve seguire logiche politiche e che va perseguito con convinzione, utilizzando anche strumenti innovativi come l’arma a impulsi elettrici. Il taser non è uno strumento di offesa bensì di difesa, di sicurezza e non di violenza a tutela dell’incolumità di chi garantisce la sicurezza delle nostre città, che ne apprezza l’utilizzo e ne fa un uso ragionevole dopo un’accurata formazione".

"Il dispositivo potrebbe essere potenzialmente letale - ha aggiunto Faldini - se la persona ha problemi di salute. So che anche il sindacato è insorto perché il taser viene visto a protezione degli agenti, vogliamo fare degli approfondimenti". Intanto Sinistra italiana plaude alla sospensione: "Al momento della scelta scellerata della loro introduzione, avevamo denunciato (venendo poi pubblicamente derisi) come Il taser rappresentasse un’arma vera e propria". M.M.