Un patto per favorire la lettura. Caccia ai contributi per la cultura

A Lodi il Comune lavora al protocollo che coinvolge biblioteche, librerie, case editrici e organizzazioni

Un patto per favorire la lettura. Caccia ai contributi per la cultura

Un patto per favorire la lettura. Caccia ai contributi per la cultura

Lodi avrà un protocollo che permetterà al Comune di ottenere contributi a favore della cultura per incentivare la lettura. L’assessorato alla Partecipazione di Mariarosa Devecchi sta infatti lavorando con le realtà cittadine per rientrare nel circuito nazionale “Città che legge“, di cui fanno parte quasi tutti i capoluoghi di provincia italiani, Crema compresa, per un totale di 800 località.

"Un percorso appena iniziato, che sfrutta in parte potenzialità già esistenti riorganizzandole – chiarisce Devecchi – L’impegno è quello di favorire le organizzazioni che promuovono la lettura. L’abbiamo preso lanciando una manifestazione d’interesse che ha reso il significato profondo del termine partecipazione: hanno infatti risposto venti organizzazioni. Sul portale nazionale c’è un patto sulla lettura, poi ogni località deve predisporne uno proprio e Lodi ci sta lavorando. Devono partecipare obbligatoriamente al patto librerie, case editrici, biblioteche e Comune; poi possono aderire altre organizzazioni. L’importante è che sottoscrivano l’impegno a creare occasioni che facciano della lettura un centro d’interesse, come i festival".

"Qualcosa a Lodi già succedeva, ma in maniera scoordinata. Stiamo quindi creando una specifica organizzazione per eventi di questo tipo che godranno di pubblicità mirata, evitando sovrapposizioni. Per ora – precisa Devecchi – abbiamo steso una bozza, perché il percorso ha step obbligati e comincia con il caricamento del patto sul sito web. Più si aderisce a questo documento, più punti si ottengono. Poi va predisposto un programma di eventi e ci stiamo lavorando".

L’assessore ricorda che "ogni anno il ministero fa uscire un bando di finanziamento cui possono accedere i sottoscrittori. Noi puntiamo a questo". L’assessorato alla Partecipazione, come nel 2023, dal 9 al 23 aprile proporrà anche la “Rassegna di pace“. Da ottobre hanno risposto 50 organizzazioni "e quindi c’è talmente tanta carne al fuoco che noi coordiniamo soltanto". Partecipano diversi enti tra chi lavora con le scuole, chi con i ragazzi, chi con gli adulti.

Paola Arensi