Uccise a botte il “cognato“. Via al processo

A Vigevano si apre il processo per l'omicidio di Daniel Alvarado Mejia, ucciso in una colluttazione. L'imputato peruviano resta in carcere, il dibattimento è rinviato a maggio.

Uccise a botte il “cognato“. Via al processo

Uccise a botte il “cognato“. Via al processo

Si è aperto davanti alla Corte d’Assise di Pavia il processo di primo grado che vede il trentacinquenne peruviano Mario Pierre Arteaga Rodriguez accusato dell’omicidio del connazionale ventottenne Daniel Angel Alvarado Mejia (nella foto), ucciso nell’aprile 2023 a Vigevano in via Piave in seguito a una colluttazione. L’imputato è stato rinviato a giudizio dal gup di Pavia a marzo, dopo che era stata rigettata la richiesta di rito abbreviato condizionato. Ieri la difesa ha sollevato un’eccezione preliminare, relativamente alla mancata traduzione in spagnolo del decreto che dispone il rinvio a giudizio, chiedendo quindi la remissione degli atti al gup e la messa in libertà dell’imputato per decorrenza dei termini. La Corte d’Assise, presidente la giudice Elena Stoppini, ha disposto la traduzione del decreto ma non ha rimesso gli atti al gup.

L’imputato resta in carcere per la nuova decorrenza dei termini. La Corte ha poi rinviato l’apertura del dibattimento al 31 maggio. Parte civile al processo la mamma della vittima, assistita dall’avvocato Laura Sforzini. Secondo le accuse, i due uomini si trovavano in una casa di via Piave, a Vigevano. La sorella dell’imputato all’epoca era la compagna della parte offesa: la coppia avrebbe avuto un violento litigio, in cui sarebbe a un certo punto intervenuto anche il fratello della donna, cioè l’imputato, in difesa della sorella. In questo contesto, la parte offesa era rimasta uccisa dalle percosse ricevute. Rodriguez era poi fuggito, trovando rifugio nello scantinato di un connazionale suo conoscente, in un’altra abitazione di Vigevano. Era stato in breve tempo individuato dalle forze dell’ordine e arrestato.

N.P.