
Ufficialmente dovrebbe essere una risaia, invece i 1.800 metri quadri di terreno alla periferia della città, a due passi...
Ufficialmente dovrebbe essere una risaia, invece i 1.800 metri quadri di terreno alla periferia della città, a due passi dal Ticino, ospitano un gigantesco canile fantasma. La struttura nascosta, poco accessibile, protetta da una recinzione e da filo spinato, non è facilmente raggiungibile ma dalla strada si sentono i cani abbaiare. Un cittadino l’ha scoperta in modo fortuito: il cane di un’amica è scappato e lui per ritrovarlo si è inoltrato nella zona verde finché non ha sentito abbaiare da un’area recintata dove è impossibile vedere cosa accade. Un’altra persona, arrampicandosi, è riuscita a filmare dietro al recinto. Le immagini, pubblicate anche sui social, mostrano un capanno fatiscente, improvvisato e precario, in uso probabilmente a cacciatori. All’interno non meno di 20 o 30 cani e diversi capi di pollame.
Sul filmato l’associazione Animal Law ha presentato denuncia in Procura. "Stante le dimensioni della struttura e la complessità della situazione – sostiene l’associazione – potrebbero sussistere numerosi illeciti: edilizi, paesaggistici, sanitari e ambientali". Secondo gli animalisti i cani sarebbero ospitati in recinti di fortuna, realizzati con la sospetta presenza di lastre d’amianto; mancherebbero una gestione igienico-sanitaria e anche un sistema di smaltimento delle deiezioni animali, con rischio di inquinamento del suolo e dell’acqua del Ticino.
Per questi motivi Animal Law chiede il sequestro immediato della struttura, l’intervento di veterinari per verificare la salute degli animali, lo sgombero urgente e l’affidamento a strutture sicure. Tanto più che "l’intero territorio comunale ricade nel Parco del Ticino. Qualsiasi intervento che modifichi l’aspetto esteriore dei luoghi o edifici richiede un’autorizzazione paesaggistica".
M.M.