Lungavilla, dai reperti nessun aiuto: quattro mesi di mistero fitto sulla sorte di Lara

Il convivente resta indagato per sequestro di persona, ma finora tutte le piste hanno portato a vicoli ciechi

Leandro Bercelos Dos Santos

Leandro Bercelos Dos Santos

Lungavilla (Pavia), 27 aprile 2020 - Tanti vicoli ciechi. E ancora nessuna traccia di Lara Argento, all’anagrafe Leandro Bercelos Dos Santos, 38enne trans brasiliana uscita la sera del 21 dicembre dalla sua casa in via Piave a Pavia. Scomparsa dunque da più di 4 mesi, con le ricerche avviate dopo 9 giorni, quando era stata presentata la denuncia di scomparsa dal compagno, Roberto Caruso, 38enne cameriere incensurato, indagato dalla Procura per sequestro di persona, che ha sempre sostenuto di aver sentito litigare Lara durante l’ultima videochiamata con un presunto cliente, poi si sarebbe allontanata da casa lasciando portafoglio e borsa in macchina. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pavia avevano trovato tracce di sangue nell’appartamento, che nel frattempo è stato dissequestrato. E mano a mano che arrivano gli esiti degli accertamenti, ogni ipotesi non porta a sviluppi concreti. Resta il mistero.

Il 12 febbraio, in un’imponente battuta di ricerca che aveva coinvolto un centinaio di uomini tra carabinieri, vigili del fuoco, croce rossa, protezione civile e polizia locale, con elicottero, droni e unità cinofile, erano stati perlustrati 600 ettari di boschi e terreni nella zona del Canarazzo, in riva al Ticino, dove nelle ore notturne si appartano in auto persone che consumano rapporti sessuali a pagamento. E dove Lara sarebbe andata proprio la sera della sua scomparsa. Erano stati repertati e posti sotto sequestro 2 giubbotti di colore scuro: le analisi hanno ora escluso collegamenti con la persona scomparsa.Il 15 febbraio era poi stato trovato a Roma il corpo senza vita di un transessuale: il confronto del Dna ha escluso una corrispondenza fin da subito ritenuta poco probabile. Il 24 febbraio, una seconda battuta di ricerca, al parco palustre di Lungavilla, zona individuata in base ai ripetitori ai quali si era agganciato il cellulare della trans quando aveva ricevuto le ultime due telefonate dal compagno, si era conclusa senza esito. 

Nei giorni scorsi è infine arrivata la segnalazione di un avvistamento a Perugia, ma gli ulteriori accertamenti hanno escluso che si trattasse di Lara. Resta tra le persone scomparse da rintracciare, ma non è stata intercettata dalle forze dell’ordine neppure con l’intensificarsi dei controlli per l’emergenza Covid-19.