Tragedia del Mottarone, ecco cosa ricorda Eitan

Il bambino di 6 anni, unico superstite del disastro, tra lampi di memoria e rimozioni

Eitan con il nonno in Israele

Eitan con il nonno in Israele

Pavia, 29 settembre 2021 - A volte ricorda che cosa è accaduto in quel 23 maggio, altre volte sembra averlo rimosso per andare avanti. Eitan Biran, l’unico superstite della tragedia del Mottarone, ad appena 6 anni su quella cabina ha perso la mamma Tal Peleg, il papà Amit, il fratellino Tom e i bisnonni che erano venuti a trovarlo. Salvato dall’abbraccio del padre, il bambino ha trascorso quasi 20 giorni in ospedale a Torino seguito dalla zia Aya Biran che ne è diventata la tutrice legale per decisione dei magistrati italiani. Ma il provvedimento, assunto mentre la famiglia ebraica era in lutto, non è piaciuto al nonno materno Shmuel Peleg che ha presentato opposizione. In attesa dell’udienza fissata per la fine di ottobre però l’uomo, dopo aver prelevato il piccolo per una visita concordata, invece di riportarlo alle 18,30 come pattuito, lo ha fatto salire su un volo privato partito dalla Svizzera e diretto in Israele. Ne è nato uno scontro tra le due famiglie arrivato fino davanti al giudice per la famiglia di Tel Aviv. E il giudice ha deciso: Eitan, che doveva iniziare la scuola a Pavia, per ora resta in Israele. In attesa delle prossime udienze che si terranno dall’8 al 10 ottobre, trascorrerà 3 giorni con la famiglia paterna e 3 con quella materna. L’alternanza si dovrebbe concludere quando toccherà alla zia Aya prendersi cura del bambino, sperando di poter tornare a Travacò con il nipotino. Ad attendere Eitan a casa ci sono lo zio Or Nirko, le cuginette e i supereroi che il bambino ama tanto e dai quali non si separa neppure quando va a dormire. Il nonno materno, invece, è indagato per sequestro di persona come la nonna Ester Cohen, ex moglie di Shmuel.