
I soccorsi ai residenti di Borgo Basso durante l’esondazione di metà aprile (Torres)
In caso di piena del fiume anche le società remiere collaboreranno con la protezione civile. La disponibilità è stata offerta ieri nel tavolo tecnico permanente sul Ticino al quale hanno partecipato anche i comitati, le associazioni e i fruitori del fiume. L’incontro, fissato a un mese dall’esondazione del fiume, è stata l’occasione per ragionare sul piano di emergenze e apportare correttivi perché ad aprile non proprio tutto ha funzionato alla perfezione. "Il Po è costantemente monitorato da Aipo – hanno detto le remiere –, per il Ticino invece i controlli sono estemporanei. Serve un monitoraggio". E, quando il livello del fiume si alza, chi ha la disponibilità di imbarcazioni è pronto a rimboccarsi le maniche. "L’articolo 2 del nostro statuto che risale al dicembre 1874 – ha spiegato Guido Corsato, presidente della Battellieri Colombo – prevede che in caso di sinistri sul fiume, si presti la nostra opera di beneficenza. I tempi sono cambiati, ma la nostra disponibilità è immutata a patto che chi opera abbia una copertura assicurativa". "E una corretta formazione – ha sottolineato Alessandro Rognone del Cus – perché è opportuno essere preparati per soccorrere chi è in difficoltà sul fiume". Chi vive in Borgo Basso, ha chiesto un aiuto pure per le questioni pratiche come spostare i mobili ai piani superiori, ma su questo punto non tutti si sono mostrati propensi. Piuttosto è stato chiesto di pensare al Ticino non solo durante le emergenze, ma tutto l’anno perché i tronchi accatastati contro le pile del ponte Coperto, come al ponte della Libertà e al ponte della ferrovia che sono di competenza della Provincia e di Fs mettono in pericolo le barche. "Durante l’ultima piena – ha aggiunto Corsato – i tronchi hanno danneggiato la nostra casa galleggiante e stiamo ancora riparando l’impianto idrico". Altre piante vicino al ponte coperto sono cresciute sott’acqua e le fronde sono diventate pericolose, come alcune lingue di sabbia in mezzo al corso d’acqua che non possono essere rimosse. Neppure l’erba sulle rive può essere tagliata da chi vive il fiume, bisogna attendere l’arrivo di Asm. Dei problemi del Ticino si parlerà anche stasera dalle 20.30 in un Consiglio comunale aperto.