MANUELA MARZIANI
Cronaca

Terrorismo, allerta armi chimiche. A Pavia mobilitata la task force

Il Centro antiveleni della Maugeri coordina gli specialisti per l’Italia

Il professor Locatelli, del Centro Antiveleni della Maugeri di Pavia (Torres)

Pavia, 5 febbraio 2017 - Europa nel mirino del terrorismo. E stando al governo inglese, l’Isis sarebbe anche pronto ad usare armi chimiche. Un sospetto che ha fatto alzare l’allerta, anche se nel nostro Paese il livello di attenzione è alto da tempo. Da oltre 15 anni, infatti, il Centro antiveleni della Maugeri di Pavia, capitale della tossicologia medica e clinica, lavora a stretto contatto con il ministero della Salute, Difesa civile e dipartimento della Protezione civile e coordina l’attività di tutti i servizi d’urgenza del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale per gli aspetti tossicologici.

«Dall'attentato alle Torri gemelle noi siamo operativi e pronti a entrare in azione in caso di necessità - spiega Carlo Locatelli, tossicologo, e direttore del Centro Antiveleni della Maugeri di Pavia, che fornisce ogni anno 75mila consulenze tossicologiche ai pronto soccorso, ai dipartimenti di emergenza-urgenza di tutti gli ospedali d’Italia -. Il livello di allerta è 2 in una scala di 3. Costantemente riceviamo aggiornamenti da Roma e siamo reperibili 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno». Per “mantenere l’allenamento” periodicamente vengono svolte delle esercitazioni in cui opera l’intera équipe composta da 15 persone con diverse specializzazioni: medici, farmacisti, chimici e biologi esperti in tossicologia d’urgenza. «Abbiamo per alcuni aspetti utilizzato l’esperienza fatta nel predisporre interventi specialistici in caso di incidenti chimici rilevanti per le aziende ad alto rischio - ha aggiunto Locatelli -. In collaborazione con Eni, dagli anni ’90 abbiamo organizzato piani nel caso in cui si fossero verificati incidenti come quello recentemente accaduto alla raffineria di Sannazzaro: da questa base di conoscenze ed esperienze abbiamo, insieme al ministero della Salute, creato quella che è l’operatività specialistica in ambito clinico-tossicologica per eventi di Difesa Civile tanto da essere, insieme alla Francia, i migliori in Europa».

Negli ultimi attentati i terroristi hanno usato le armi convenzionali o i tir, ma non è escluso che possano pure pensare alle armi chimiche come accaduto nel 1995 nella metropolitana di Tokyo dove è stato utilizzato il Sarin, o al teatro di Mosca. «Noi studiamo quanto accaduto e predisponiamo gli antidoti, controllando che tutti i depositi nazionali e regionali ne siano riforniti - ha proseguito il direttore del Centro Antiveleni -. Siamo consapevoli, però, che ogni giorno può arrivare un allarme nuovo e dobbiamo aggiornarci. Il sistema comunque c’è. Se succedesse qualcosa l’allarme scatterebbe in automatico». E i momenti a rischio non mancano: «Ma noi non abbassiamo mai la guardia. L’attenzione è sempre massima, diciamo che non dormiamo sonni tranquilli».