
Un termosifone
Pavia, 20 ottobre 2022 – Temperature al di sopra della media stagionale, smog che dal 1° ottobre ha fatto registrare il superamento del limite giornaliero e, non ultimo, anche l’aumento del costo del gas, hanno indotto il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, a rimandare l’accensione dei termosifoni. Fino a lunedì 31 dovranno rimanere spenti.
“Visto il perdurare delle condizioni climatiche favorevoli e visto il contesto economico fortemente connotato dagli aumenti del prezzo delle materie prime, in particolare del gas, ho firmato un’ordinanza sul posticipo dell’attivazione degli impianti di riscaldamento sul territorio comunale – ha fatto sapere il primo cittadino attraverso una nota -. La decisione va anche in una direzione di abbattimento delle emissioni che avrà ricadute positive sulla qualità dell’aria della città"
La disposizione, però, non si applicherà agli ospedali, alle cliniche, alle case di cura e di ricovero per anziani e minori come alle strutture protette per l’assistente e il recupero dei tossico-dipendenti, ma anche alle scuole materne e agli asili nido, alle piscine e agli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.
Il decreto Cingolani per la nostra zona climatica prevedeva che le caldaie potessero essere accese da sabato 22. Il meteo però ha fatto come sempre di testa sua e l’ “ottobrata” con temperature massime di 21° e minime di 14-15° permette di risparmiare sul riscaldamento ancora per una decina di giorni.
Vigevano e Voghera, invece, hanno scelto di essere più prudenti e di consentire l’accensione il 29 ottobre seguendo la strada già tracciata da Milano. Da quando i termosifoni si potranno accendere sarà consentito farlo per 13 ore al giorno impostando una temperatura massima di 19°. E così dovrebbe essere fino al 7 aprile, salvo diverse disposizioni. Questo accadrà in gran parte della provincia, ma non in un piccolo scampolo dell’Oltrepo montano dove non sono previste limitazioni di orari e di temperature.