
Strage nell’allevamento. Fiamme da un capannone. Morti diecimila tacchini
VELLEZZO BELLINI (Pavia)
Qualche animale è riuscito a mettersi in salvo, ma molti altri non ce l’hanno fatta. Sono rimasti uccisi in un furioso incendio che ieri pomeriggio ha ridotto in cenere un allevamento di tacchini a Vellezzo Bellini, nel Pavese. Le fiamme sono divampate attorno alle 15 nei capannoni dell’azienda di via Milano che accoglievano circa 30mila gallinacei e polli.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Pavia che hanno utilizzato un’autoscala, il personale dei distaccamenti volontari di Robbio e Mede e pure due mezzi del Comando di Milano per cercare di spegnere l’incendio. Anche dalla strada principale si vedeva una colonna di fumo nero e, avvicinandosi all’allevamento, si sentiva la sirena dell’impianto antincendio entrata in funzione per dare l’allarme.
Ma ormai per alcuni animali non c’era più niente da fare. Sono circa 10mila i tacchini che hanno dovuto soccombere alle fiamme e sono rimasti all’interno dei capannoni distrutti. Ingenti anche i danni che l’azienda ha riportato a due degli otto capannoni e che nei prossimi giorni saranno quantificati.
Nel frattempo ci si interroga sull’origine del fuoco. Non si sa infatti per quale motivo siano divampate le fiamme. I carabinieri stanno svolgendo indagini per chiarire le cause del terribile rogo in cui nessun essere umano è rimasto ferito. In serata i vigili del fuoco hanno avviato la bonifica.
Da parte dei residenti non sono mancate le preoccupazioni. "Purtroppo sono morti asfissiati migliaia di animali presenti nelle strutture che hanno preso fuoco – ha comunicato l’Amministrazione comunale sul proprio sito Internet – Il fumo che si è sviluppato è svanito dopo poco tempo dall’intervento dei vigili del fuoco. Essendo l’azienda un allevamento, non ci sono stati problemi di sicurezza ambientale, di diossina o altro di potenzialmente nocivo per la salute delle persone".
Moltissimi i commenti negativi: "Sarebbe ora riconvertire certe attività in qualcosa di piú etico, cambiando anche il nostro stile alimentare. Mangiando carne, siamo i mandanti delle stragi". "Questi posti sono l’inferno – ha aggiunto un’altra persona – La fine che avrebbero fatto al mattatoio non sarebbe stata meno impressionante. Stipati come oggetti. Hanno le luci accese 24 ore su 24. Riconvertire questi lager sarebbe d’obbligo".