NICOLETTA PISANU
Cronaca

Stradella, ciclisti nei guai: "Ma quale doping, erano vitamine"

Gli sportivi si dichiarano estranei alla vicenda

Sotto indagine sostanze proibite

Stradella (Pavia), 22 giugno 2019 - All'indomani dei tre avvisi di conclusione delle indagini spiccati dalla Procura di Pavia nei confronti di altrettanti ciclisti di Carbonara al Ticino, Voghera e Casteggio, con l’accusa a vario titolo di aver diffuso e fatto uso di sostanze dopanti, i coinvolti si sono rivolti ai loro legali per far fronte all’iter giudiziario che li attende. Intanto, si dichiarano estranei. L’inchiesta è nata come costola della più ampia indagine “Vampiri” che aveva portato a sgominare una banda di ladri che per lungo tempo aveva tormentato gli abitanti delle colline attorno a Casteggio, soprattutto alla frazione Mairano. I furti in abitazione si susseguivano uno dietro l’altro finché i carabinieri non avevano posto fine alla situazione. Dopo gli arresti, il processo, ma tra le intercettazioni delle indagini preliminari era emerso un dettaglio meritevole di approfondimento da parte degli inquirenti. E così, ieri tre italiani hanno ricevuto l’avviso del 415 bis del Codice di procedura penale, cioè l’avviso di conclusione delle indagini.

Ora i tre avranno venti giorni per presentare memorie difensive o chiedere di essere sentiti, dopodiché la Procura potrà archiviare oppure emettere il decreto di citazione diretta a giudizio, che prevede che gli indagati siano portati subito a dibattimento senza passare dall’udienza preliminare. Infatti il reato contestato, una violazione della normativa antidoping, non prevede il passaggio intermedio dal giudice per l’udienza preliminare. All’eventuale decreto, i difensori potranno opporsi chiedendo un rito alternativo.

Giuseppe Marchetti e Massimo Adriatici assistono uno degli indagati, quarant’anni, che già ha patteggiato due anni e otto mesi di reclusione a febbraio con l’accusa di ricettazione nella vicenda dei “Vampiri”: «Al nostro cliente sono state sequestrate fiale di Dobetin 5000, farmaco di libera vendita. Si tratta di vitamina B12 – precisa Adriatici – Non possedeva lo Stargate, il farmaco veterinario contestato, che è sostanza dopante». Anche il 34enne che non era stato coinvolto nella precedente inchiesta così come il terzo indagato, 47enne, si dichiarerebbe estraneo alla vicenda e in particolare all’aver fatto uso delle sostanze. È assistito dall’avvocato Alessandra Stefàno del Foro di Pavia.